«Contarina è impermeabile alla politica»

Zanata lascia il posto a Baldin. Lega pigliatutto? «No, dopo 15 anni era giusto farmi da parte. E i sindaci restano compatti»
TOME' AG.FOTOFILM SPRESIANO DI MAIO VISITA CONTARINA A LOVADINA
TOME' AG.FOTOFILM SPRESIANO DI MAIO VISITA CONTARINA A LOVADINA



«Contarina è una realtà che funziona. Ed è impermeabile, per sua natura, alla politica». Franco Zanata è stato per 5 anni presidente del consorzio Priula e per due mandati, dal 2013 al 2019, presidente di Contarina, società che si occupa di raccolta differenziata spinta e smaltimento dei rifiuti in 49 Comuni. Ma da venerdì scorso Zanata non è più presidente di Contarina: quella poltrona la voleva la Lega pigliatutto. E la Lega se l’è pigliata, “ricompensandolo” con un posto nel nuovo consiglio di amministrazione. Ma nella stessa Lega la scelta del nuovo presidente, Sergio Baldin, ha spaccato il fronte padano. Anche per questo c’è chi avrebbe voluto che Zanata restasse ancora al comando.

Zanata, sotto la sua presidenza è avvenuta la grande rivoluzione della raccolta differenziata.

«Ogni anno Legambiente ci premia per i risultati, per la percentuale più alta di raccolta differenziata in Italia, una media dell’oltre 85% con punte del 92% in alcuni Comuni».

Con la sua presidenza si è insomma passati dalle isole ecologiche dove nei cassonetti finiva di tutto ai bidoncini casalinghi per il porta a porta. Un modello partito da un azzardo...

«Sì, all’inizio è stata una sfida, non c’erano tanti modelli da imitare in giro. C’erano solo alcune esperienze in Italia, in piccole realtà. Noi invece abbiamo creato un sistema. E, oltre alla raccolta, abbiamo fatto scuola anche con l’applicazione della “tariffa puntuale”: la gente paga i rifiuti in base alla quantità di rifiuti secchi non riciclabili che produce».

Risultati notevoli.

«Così abbiamo evitato la costruzione di inceneritori per rifiuti, per i quali spingevano i privati che erano dentro Contarina quando era una società mista, mentre oggi è una società in house providing a completa partecipazione pubblica».

Grandi risultati. Ma allora Zanata perché l’assemblea del Priula venerdì l’ha silurata dandole il contentino di un posto nel cda?

«Ahah, no dai: 15 anni tra Priula e Contarina sono tanti, era ora che facessi un passo indietro».

Ribaltone politico.

«La politica si fa sentire sotto elezioni come è naturale avvenga, ma poi non conta nulla perché i Comuni del Priula guardano al concreto e scelgono sempre all’unanimità al di là del colore politico. Siamo sempre uniti nelle scelte. Era uno dei nostri punti di forza».

Era?

«È».

Nell’assemblea di venerdì pare che l’unità di intenti non l’abbia fatta da padrona...

«Credo ci sia stato un non accordo tra i sindaci di area leghista, che ha creato qualche difficoltà. Faccio un po’ fatica a capire quello che è successo. Ma i confronti tra forze politiche ci sono sempre stati, dai. Credo comunque che si tornerà alla stessa impostazione, allo stesso spirito di sempre».

Però comanda la Lega.

«Era evidente che succedesse questa cosa. Con il risultato elettorale che ha ottenuto, non mi sono stupito per nulla che la Lega volesse la presidenza di Contarina. Ma, lo ripeto, Contarina è impermeabile alla politica, i sindaci di tutti i colori si confrontano sui problemi e scelgono le soluzioni migliori». —

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