Consorzio in liquidazione «Duro colpo per l’ortofrutta»

Il direttore di Coldiretti Treviso, Antonio Ciri: «Siamo vicini agli associati» L’Apovf svolgeva da anni un ruolo strategico nell’area veneto-friulana

MOGLIANO.

La messa in liquidazione del consorzio Apovf, con una massa debitoria di 7,8 milioni di euro, tiene col fiato sospeso molte realtà del settore ortofrutticolo. All’indomani della notizia dello scioglimento, dopo una storia quasi trentennale, della cooperativa agricola con sede a Mogliano le reazioni non mancano. Apovf, nata nel 1991, al suo apice è arrivata a raggruppare oltre 2000 produttori sia in Veneto che nel Friuli Venezia Giulia, molti dei quali a loro volta riuniti in cooperative. Apovf (Associazione produttori ortofrutticoli Veneto Friulana) è una sorta di “cooperativa di cooperative” che negli anni ha gestito contributi comunitari, diverse sedi di distribuzione (Asolo, San Polo di Piave, Scandolara, Mogliano) e svolto un ruolo importante nella filiera del mercato ortofrutticolo. A inizio anno è arrivata la scure del ministero dello sviluppo economico che ha disposto la liquidazione coatta amministrativa a fronte di un patrimonio netto negativo di 4,56 milioni di euro. Come si sia potuta creare una simile voragine (con fatturati che nell'ultimo decennio hanno veleggiato tra i 40 e 20 milioni di euro l'anno) sarà compito del liquidatore verificarlo «Quando un sistema cooperativo subisce un simile contraccolpo» commenta il direttore di Coldiretti Treviso, Antonio Ciri «genera un dolore importante per il comparto. Stiamo parlando di una storica azienda trevigiana, con una ricaduta a livello regionale e oltre. In particolare Apovf si occupava della gestione dei piani operativi nel settore ortofrutta e rappresentava un veicolo di referenze ortofrutticole, in area veneto friulana, che oggi hanno una difficoltà in più da affrontare». Man mano che i tempi di pagamento aumentavano, accompagnati da insoluti, e il “bubbone” cresceva molti operatori hanno cercato di riposizionarsi. «Alcuni nostri associati si sono rivolti a noi già due anni fa» spiega Ciri «Coldiretti è venuta a conoscenza di questa crisi in forma indiretta e ha cercato da subito di fare la sua parte, avanzando proposte. Ora speriamo che il commissario liquidatore sappia mettere luce su eventuali incongruenze nella gestione e ci auguriamo per il bene del settore che la situazione debitoria nei confronti di molti creditori possa essere affrontata dando ristoro alle tante esposizioni create nel tempo. La nostra associazione è ancora una volta pronta ad offrire il proprio contributo creando sinergie, nuove strutture snelle, efficienti ed efficaci a supporto del sistema ortofrutticolo, con soggetti credibili».

Tra i soci di Apovf, c’era anche Apomt, storico consorzio, sempre con sede a Mogliano, proprietario di molti dei magazzini dislocati in provincia utilizzati come punto di stoccaggio e distribuzione. Il presidente di Apomt Michele Favaro annuncia l’imminente liquidazione anche di questo consorzio: «Già da un anno» fa sapere «è operativo un nuovo soggetto Associazione Produttori Ortofrutticoli delle Venezie, le cose si stanno evolvendo in verso positivo. Anche Apomt sarà messo in liquidazione». Il presidente del nuovo Apov è Renato Calesso. Nel frattempo molte importanti cooperative di produttori hanno però preso altre strade. Rimane da chiarire il futuro del complesso sistema di immobilizzazioni costruito in decenni di attività. La speranza è che proprio dalla vendita del patrimonio immobiliare si possano ripagare i debiti contratti nei confronti dei creditori.

matteo marcon

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