Condominio Simonetti, parte la petizione

Più illuminazione pubblica e più telecamere, in una parola più sicurezza è quanto chiedono gli abitanti del quadrante racchiuso tra Porta Altinia, via Roma, piazza Giustinian Recanati e via Orioli. Un'istanza che si è trasformata in una raccolta firme aperta a tutti i cittadini e capitanata dai residenti del condominio Simonetti. Stanchi di vivere con la paura hanno lanciato una petizione da presentare al sindaco Manildo e all'assessore alla Sicurezza di Ca' Sugana per chiedere di rivitalizzare il quartiere con degli interventi anti-degrado. «La situazione è divenuta insostenibile ed impedisce ai residenti di godere una qualità della vita che possa definirsi normale», spiegano gli abitanti della palazzina. Potrebbero citare numerosi episodi spiacevoli, ma si limitano a ricordare quello avvenuto lo scorso 30 marzo, quando una donna e suo marito se la sono vista brutta. «È un fatto emblematico», spiegano, «una persona aveva lasciato l’auto al centro di via Orioli, impedendo ai veicoli dell'autorimessa condominiale di circolare. La signora ha chiesto al soggetto di spostare l'auto ma lui l'ha assalita con grida, insulti e minacce così forti da far accorrere il marito in difesa della moglie, ma quest'ultimo si è trovato circondato da decine di facinorosi che lo avrebbero certamente malmenato se non fosse prontamente giunta la forza pubblica». L’elenco delle cose che non funzionano, prosegue. Nella petizione viene ricordata la presenza di soggetti dal comportamento “equivoco”, sopratutto di sera, ma anche il parcheggio selvaggio e le reazioni minacciose di alcuni automobilisti. E ancora i bivacchi di perdigiorno che sostano e talvolta danneggiano gli arredi urbani, sporcano con feci, lattine e mozziconi, oppure disturbano i residenti con schiamazzi e liti nel cuore della notte. Gli abitanti di palazzo Simonetti non ne possono più e a sostenere le loro richieste c'è il consigliere Davide Acampora (Fratelli d'Italia) che sta promuovendo la raccolta firme e distribuendo i moduli in città insieme ad Alessandro Meo, l'amministratore del Simonetti. «I residenti mi hanno contattato un paio di mesi fa perché sono esasperati dalla situazione e mi hanno chiesto di appoggiarli», spiega Acampora, «come consigliere comunale ho il dovere di sostenere le istanze di questi cittadini perché sono consapevole della pericolosità della zona». (v.c.)
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