Condominio al freddo Il buco è di 200 mila euro

MONTEBELLUNA. Al freddo dall'11 gennaio il condominio Guarda: il più grosso complesso residenziale di Montebelluna dove, tra appartamenti e uffici ci sono 96 unità, più della metà delle quali, occupate, il resto sfitte. Eni ha chiuso il rubinetto del gas nonostante l'amministratrice, Maria Bortoletto, avesse chiesto una rateizzazione del debito e alcuni acconti li avesse già versati.
Anche l'anno scorso i condomini erano rimasti al freddo per qualche giorno, ma questa volta – e per di più nel periodo più freddo – il problema rischia di protrarsi ancora per una settimana tra saldo della bolletta di dicembre e riapertura del contatore. A mettere nei guai il condominio, la morosità di alcuni inquilini, una morosità anche arretrata, dal momento che nei confronti di 13 di essi, alcuni dei quali irreperibili, sono stati inviate le ingiunzioni di pagamento, ma difficilmente qualcosa sarà recuperato. A quanto si sa nei confronti degli inquilini morosi, extracomunitari soprattutto e nel frattempo andati via dal Guarda, c'è un credito di 200mila euro, ma sarà ben difficile recuperare qualcosa. Tornando al gas, la bolletta di dicembre era superiore agli 11mila euro, a fine anno era stata chiesta la rateizzazione, erano stati versati anche 2.262 euro, poi altri 4mila il 14 gennaio, ma nel frattempo il contatore era già stato chiuso, altri 5mila euro saranno versati la prossima settimana, ma prima di allora non sarà riacceso il riscaldamento. Solo che, stante la situazione, il problema rischia di verificarsi ancora e allora ecco che più di qualcuno ha cominciato ad arrangiarsi: installando un boiler per l'acqua calda e installando un termoconvettore a pompa di calore per scaldare l'ambiente. Qualcuno l'ha già fatto, altri probabilmente lo faranno, e forse è questa l'unica soluzione per scaldarsi e avere l'acqua calda al Guarda, ossia che ognuno si arrangi e lasci perdere l'impianto centralizzato. Anche perchè chi paga e si vede spalmare sui propri conti anche la parte di chi non paga sta perdendo la pazienza e i conti cominciano a non reggere più. Appena tagliata la fornitura da parte di Eni, l'amministratrice ha scritto all’ente facendo presente che era stata chiesta la rateizzazione ed erano stati versati degli acconti oltre ad aver saldato tutto il pregresso. Ha fatto pure presente che negli appartamenti lasciati al freddo vivono anziani e bambini che in questo periodo di gelo possono ammalarsi. Ma niente da fare: Eni ha risposto che la domanda di rateizzazione era stata respinta perché arrivata oltre il termine.
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