Concorrenza sleale La Finanza indaga su Happy Fit
VILLORBA. Dipendenti assunti come addetti alla reception e di fatto impiegati come istruttori, promoter, segretari e incaricati delle pulizie. Nasce da un esposto firmato l’indagine della Guardia di finanza sulla catena di palestre Happy Fit (con sede legale a Villorba), presente a Padova in via Prima Strada e a Tencarola in via Padova. Il 7 maggio i finanzieri del capitano Luca Gelormino si sono presentati all’interno della palestra di Tencarola e hanno chiesto documenti e dati a tutti i dipendenti, scoprendo così che chi vende gli abbonamenti fa anche le pulizie e che i responsabili della cassa all’occorrenza fungono anche da istruttori. Dal punto di vista contrattuale, quasi tutti sono assunti a tempo determinato con una paga mensile di mille euro. Nel corso del controllo è stata rilevata l’assenza del direttore tecnico, figura prevista dalla normativa. La gestione del personale avrebbe consentito alla nota catena di palestre (con 20 mila iscritti) di praticare prezzi imbattibili: abbonamenti da 19,99 euro al mese. Una cifra che massacra la concorrenza. Tutti gli atti compilati dai finanzieri padovani sono stati spediti ai colleghi trevigiani. Tutto è partito dall’esposto di un ex cliente.
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