Computer ko e caos prelievi Usl, 40 mila euro per il “baco”

Troppi guasti: l’azienda sanitaria investe per potenziare la rete informatica Giovedì scorso il blocco ha paralizzato tutti i centri della Pedemontana
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO CODE AL -COP- ULSS2 DI BORGO CAVALLI
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Montebelluna. Black out informatico, l’Usl 2 mette in campo un intervento risolutivo definitivo che sarà completato entro la fine dell’anno in corso. L’obiettivo è quello che in futuro non si possa nuovamente verificare quanto accaduto giovedì, quando sono saltati tutti gli esami del sangue del distretto asolano dell’azienda sociosanitaria della Marca. Già dalle 7 per gli operatori era impossibile accedere al sistema e nel corso delle ore la situazione non si è risolta: chi doveva sottoporsi agli esami è stato rinviato al giorno successivo in tutti i punti prelievo, ovvero a Montebelluna, Castelfranco, Crespano, Asolo, Riese, Giavera e Pederobba. E non solo gli utenti che si erano presentati di persona: il black out informatico non ha permesso di eseguire neppure le analisi sulle provette arrivate dalle case di riposo, con il risultato che anche gli anziani ospiti delle strutture hanno dovuto sottoporsi ad un nuovo prelievo.

Non era la prima volta che il sistema informatico andava in tilt: era già successo in passato e la causa principale è che il data center di Castelfranco cui fa riferimento tutto il distretto che prima costituiva la Usl 8 non è stato progettato in continuità operativa. Tradotto, per chi non è addetto ai lavori, ogni qualvolta che si verifica un blocco su uno dei punti di accesso, l’intera rete non funziona più. Con l’importante intervento già in corso (40 mila euro lo stanziamento su questo capitolo di spesa), i guai saranno limitati all’area dove si è verificato il problema, mentre tutto il resto funzionerà regolarmente e, potenzialmente, potrebbe anche sopperire dove è necessario. L’intervento non riguarderà solo la parte informatica ma anche la componente elettrica e infrastrutturale, che ormai sta dimostrando di essere obsoleta rispetto alla mole di lavoro cui è sottoposta: sempre più infatti la gestione di tutta l’attività della Usl passa attraverso l’informatica: questo ha indubbi vantaggi per avere disponibilità di documentazione in tempo reale in tutte le sedi, ma deve poter aver strade informatiche adeguate per poter viaggiare. Un aspetto che nell’ex Usl 8 non era stato considerato come strategico e che ha rivelato i suoi problemi.

Ora l’Usl 2 farà sistema attuando il progetto di unificazione, ammodernamento e consolidamento dei data-center, attualmente parzialmente distribuiti nelle tre ex Usl, cosa che risolverà i black out locali. «Una operazione – spiega la direzione generale dell’azienda sanitaria – che è già stata avviata ma, considerata la sua complessità, non ancora completata. Si stima che entro fine anno il nuovo sistema andrà a regime. Mentre per i livelli sistemistici sia nella componente elettrica sia nelle componenti infrastrutturali il potenziamento sarà attivo già dalla seconda metà del mese di ottobre». —

Davide Nordio

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