Commercio, Motta conta ben 13 “luoghi storici” e batte nettamente Oderzo

Motta di Livenza

Motta al primo posto nella classifica dei luoghi storici del commercio. Il Comune si è aggiudicato la “medaglia d’oro” tra i 14 Comuni dell’Opitergino- Mottense come numero di attività iscritte alla lista regionale dei “luoghi storici del commercio”. Sono ben 13 le attività tra negozi, bar e ristoranti iscritti al registro. Segue Oderzo con cinque e poi cìè da Ponte di Piave con i ristoranti “Ai sette nani” aperto nel 1973 e il “Gabbiano” nel 1978. Un registro, quello regionale, dedicato alle attività storiche di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, mercati su aree pubbliche, attività artigianali con annessa vendita, farmacie, nonché alberghi o locande.

Il requisito richiesto dalla Regione per l’iscrizione è che la realtà commerciale sia aperta al pubblico da almeno 40 anni. L’iscrizione all’albo consente ai soggetti interessati la partecipazione ai bandi di finanziamento destinati alla valorizzazione del luogo storico. Ogni anno dall’1 aprile fino al 30 dello stesso mese è possibile iscriversi al registro. Motta, nella lista aggiornata il 6 febbraio di quest’anno, possiede ben 13 attività iscritte tra cui la libreria Montan e la cartoleria Gino Sala aperte nello stesso anno nel 1866, quando il Veneto venne annesso al Regno d’Italia; l’Antica Macelleria Andrighetto, che quest’anno ha festeggiato i 90 anni di attività a conduzione familiare; il Caffè Commercio aperto nel 1850 e di proprietà del Comune. Delle tredici la maggior parte delle attività sono state aperte nel primo trentennio del ‘900 come la pasticceria “Al Duomo” (25 maggio del 1904), la tabaccheria Cibin nel 1917 durante la Grande Guerra e l’albergo ristorante Disarò (1920) che quest’anno ha festeggiato il centenario a gestione familiare.

Sono invece 5 le attività iscritte del Comune di Oderzo che mette sul piatto il mercato maggiore in piazza Rizzo e in via Pescheria esistente, fin dal primo gennaio del 1233, e la gioielleria Artusato Fratelli aperta dal 23 ottobre del 1815, lo stesso anno della battaglia di Waterloo che decretò la fine del dominio di Napoleone. Le altre tre attività iscritte sono il Capeotin aperto dal 1948, l’hotel ristorante “Al Gallo” del 1975 e Ca’ Lozzio del 1974.

Un bene prezioso da preservare in un momento critico dell’economia: sarà compito degli amministratori trovare le misure adatte a sostenere il patrimonio storico, culturale e commerciale che appartiene ai nostri paesi. —

G. G.



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