Collisione in mare muore una donna
Yacht travolge una barca vela nelle acque croate, davanti a Lussinpiccolo. Al timone l'imprenditore di Montebelluna Ivo Zanatta. A bordo la moglie e i due figli. la vittima è una donna croata di 37 anni.
Tragedia al largo delle coste croate. Una famiglia di Montebelluna, a bordo di un motoscafo «Emi’s light» ha speronato una piccola barca a vela. Nell’impatto è morta una donna rovignese, Manuela Viskovic, di 37 anni. Della vicenda si sta occupando il Consolato italiano a Fiume. Una giornata perfetta quella di Ferragosto per trascorrere qualche ora in barca: sole e mare tranquillo. La famiglia di Montebelluna che stava trascorrendo le vacanze in Croazia, era salita a bordo di un motoscafo dalla potenza di 800 cavalli e lungo più di 17 metri l’«Emi’s Light» nel porto di Lussinpiccolo, direzione Rovigno. Ai comandi dell’imbarcazione, il proprietario Ivo Zanatta di 37 anni. Con lui a bordo c’erano la moglie Daria Poloni di 36, i loro due bambini di 6 anni e di pochi mesi e la baby sitter, una ragazza di vent’anni. Tutti sono illesi e, tranne Ivo Zanatta, il resto della famiglia è rientrata a Montebelluna. L’uomo che si trova in un albergo a Fiume deve attendere che la polizia croata concluda le indagini. Gli investigatori stanno infatti cercando di capire se ci sono responsabilità a carico di chi conduceva il motoscafo oppure se si è trattato di una tremenda fatalità. Il Console italiano a Fiume già questa mattina cercherà di incontrare i dirigenti del Ministero degli Interni e quelli del Turismo croato. Sull’incidente infatti è intervenuto anche il Ministro del Turismo, Bozidar Kalmeta che ha annunciato l’istituzione di una commissione per far luce l’incidente. Secondo una prima ricostruzione, compiuta sia dalla polizia che dalla Capitaneria di porto di Fiume, l’incidente è accaduto di fronte alle coste dell’Istria intorno alle 10 di Ferragosto a sei miglia a ovest dell’isola di Unie, nelle vicinanze di Sansego, nel Quarnero. Per cause ancora in via d’accertamento, il motoscafo italiano «Emì’s Light» è finito ad alta velocità contro una piccola barca a vela «Blue Note», con a bordo un cinquantatreenne olandese e Manuela Viskovic, una rovignese di 37 anni, morta nell’impatto. La donna, mamma di una bambina di 10 anni, era una persona molto nota negli ambienti della Comunità nazionale italiana nella città di Sant’Eufemia. Il proprietario della barca a vela, battente bandiera olandese, ha raccontato agli investigatori che poco prima dell’impatto si trovava a prua della «Blue Note» e stava tirando a bordo l’ancora per salpare. Improvvisamente ha visto il motoscafo italiano avvicinarsi a forte velocità, pensava riuscisse comunque a virare in tempo. Invece è rimasta sulla traiettoria della barca a vela. In quella situazione ha capito che sarebbe stato troppo tardi per intraprendere qualsiasi manovra, così ha gridato all’amica di gettarsi in mare. Ma la giovane donna istriana, probabilmente non capendo cosa stesse accadendo, è rimasta sull’imbarcazione. Tutto è avvenuto davanti agli occhi dell’olandese che è riuscito a salvarsi gettandosi in mare pochi istanti prima che la barca si rovesciasse. L’impatto con il «Emi’s Light» è stato tremendo e la barca a vela sembra sia stata tagliata in due. Manuela Viskovic è morta sul colpo probabilmente uccisa dalle eliche del motoscafo. Subito dopo l’incidente Ivo Zanatta ha calato in mare un gommone per andare a salvare i due diportisti. Ma sarebbe stato l’olandese, che ha subito solo lesioni leggere, a recuperare il corpo della donna a quattro metri di profondità, riportandolo in superficie. Vani sono stati i tentativi di rianimare Manuela Viskovic. Nel giro di poco tempo, nelle acque di Unie sono arrivate le squadre di salvataggio di Fiume, gli addetti della Capitaneria di Porto di Lussinpiccolo e la Polizia del posto. L’«Emi’s Light» posto sotto sequestro è stato trainato fino in porto per essere a disposizione degli inquirenti insieme ai resti della barca a vela. Ieri i periti hanno cercato di capire se il trevigiano avesse inserito il pilota automatico. Ivo Zanatta, da parte sua, avrebbe comunque raccontato agli inquirenti che la barca a vela avrebbe compiuto una manovra improvvisa, ritrovandosela davanti. le due imbarcazioni erano vicine. Forse troppo vicine per evitarsi anche all’ultimo momento. La notizia della morte della Viskovic ha suscitato molta commozione tra la comunità italiana che vive in Istria. La donna si era laureata a Trieste e per diverso tempo aveva insegnato alla Scuola media superiore italiana di Rovigno. La moglie e i bambini di Zanatta invece ieri hanno fatto rientro a Montebelluna. La famiglia attende di capire quando il loro parente potrà rientrare a Treviso. Al momento, però, l’uomo è impegnato a chiarire quanto accaduto l’altra mattina nelle acque croate e soprattutto perché con un potente motoscafo non è riuscito ad evitare, in mezzo ad un mare calmo, la piccola barca a vela.
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