Codess: «Una fondazione aperta per Arep»

La coop patavina, colosso del sociale, esce allo scoperto e svela il suo progetto per salvare la onlus

Codess è pronta a rilevare Arep di Villorba. La coop patavina, colosso del settore socioassistenziale, esce allo scoperto. E lo fa dopo che il 18 dicembre ha proposto ad Arep la sua candidatura, informando sia la famiglia Benetton fondatrice della struttura di via Vazzole, che l’Usl 9. E dopo che il 29 dicembre ha formalizzato ai vertici di Arep la bozza dell’accordo quadro, sottoposto all’intero cda e all’avvocato Andrea De Checchi, consulente legale di Arep.

Arep aveva già intavolato una trattativa con Sereni Orizzonti, culminata nella creazione di una nuova società (80% alla spa friulana, 20% Arep, presidenza a Simone Bressan). Ma poi era stata rinviata sine die l’assemblea dei soci che doveva ratificare la cessione del ramo sanitario, e subito dopo all’interno del cda si sono dimesse Lalla Benetton e Franca Pin. Dimissioni pesantissime» - sono esponenti della famiglia Benetton, fondatrice dell’Arep - ma per ora congelate dopo che il presidente di Arep, Giorgio Palesa, ha invitato le due a ripensarci. «Una struttura come Arep, e il servizio che fa per le persone più svantaggiate, rispondono in pieno alla nostra missione e al nostro dna», dicono il direttore generale di Codess, Luca Omodei, e il direttore di Fondazione «Codess con Noi», Giorgio Barcarolo, delegato dalla coop patavina a seguire la candidatura, «Sarebbe sbagliato non farci avanti, come abbiamo fatto quando abbiamo letto dei problemi della struttura di Villorba. E per questo confidiamo che la nostra proposta sia attentamente valutata».

Sul piatto Arep mette il progetto di una fondazione aperta a soggetti pubblici e privati, con una base di partenza di 100 mila euro a fondo perduto; il proprio know how, l’esperienza di quasi 36 anni di attività, i suoi 3.200 soci, i 110 milioni di fatturato. E per Arep un percorso ben chiaro: due diligence entro il 26 gennaio, il versamento di 500 mila euro come garanzia, la continuità dell’attività sin qui espletata dalla onlus. «Esploreremo tutte le possibilità per arrivare alla fondazione», continuano i due, «e anche nel caso in cui non dovessero esserci garanzie o condizioni, siamo pronti ad “affittare” il ramo sanitario di Arep versando al sociale 250 mila euro l’anno per 18 anni, con i quali Arep onlus potrà gestire il ramo sociale».

Omodei e Barcarolo ribadiscono poi le condizioni prospettate nell’offerta presentata ad Arep: il mantenimento dei livelli occupazionali e del livelli retributivi, il dialogo con il territorio. «Ma in prospettiva puntiamo al valorizzare le risorse, rilanciare l’attività e migliorare servizi e strutture», concludono il direttore generale e il presidente di Codess con noi, «non ci animano interessi immobiliari, siamo i primi a volere una governance condivisa, e siamo aperti a ingressi di figure istituzionali. Nella massima trasparenza, come fatto sempre sin qui».

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