Cocaina, stroncato in casa: Davide aveva 19 anni

Il corpo trovato sabato. Davide Cannella viveva a Vascon da un anno, lavorava come cameriere al “Carbone”

CARBONERA. Perdere la vita ad appena 19 anni è già una tragedia inaccettabile. Ma a rendere più terribile quanto accaduto a Vascon di Carbonera nel fine settimana appena trascorso è il sospetto che tutto sia stato causato da una overdose di cocaina. La droga è stata trovata infatti vicino al corpo esanime di Davide Cannella, rinvenuto sabato pomeriggio dai carabinieri di Treviso all’interno dell’abitazione dove viveva da solo da qualche giorno.

la tragedia. Il ragazzo, originario di Palermo, era arrivato nella Marca da poco più di una anno. Viveva con il fratello, lavoratore in una struttura sanitaria trevigiana, in un appartamento a Vascon di Carbonera e lavorava come cameriere al noto ristorantino Carbone (ex Norge) di Sant’Artemio. Tutto è iniziato nel primo pomeriggio di sabato dopo che il padre del ragazzo, dopo vari inutili tentativi di contattare il figlio, ha chiamato il proprietario di casa chiedendo se avesse avuto notizie. Il fratello di Davide, con cui viveva da tempo, era tornato a Corleone per le feste, e così avrebbe dovuto fare anche il diciannovenne, ma solo nei giorni dell’Epifania.

la scoperta. Una volta constatato che la porta dell’appartamentino era chiusa, e che nessuno rispondeva alle scampanellate, il consulto tra padre e padrone di casa ha fatto scattare la telefonata ai carabinieri di Treviso che hanno deciso di entrare. Una volta nell’appartamento, il drammatico ritrovamento del cadavere del giovane, esanime sul letto di casa. Inutile chiamare soccorsi, l’intervento del medico legale ha stabilito il decesso e rinviato le analisi e la determinazione della data della morte ad un esame autoptico che verrà probabilmente eseguito nei prossimi giorni, su disposizione della magistratura.

Overdose e indagini. A indirizzare i sospetti sull’overdose da cocaina il fatto che vicino al letto dov’era il corpo del giovane siano state ritrovate tracce di cocaina e i segni di consumo della sostanza. Forse una sola dose fatale, o forse l’eccessivo consumo e un malore avvenuto poi nella notte. I carabinieri aspettano le analisi mediche per formulare ipotesi più chiare e proseguire eventualmente le indagini su quanto accaduto e capire se il decesso risalga a giovedì o venerdì notte. Per adesso si esclude solo che in casa vi fossero altre persone al momento del malore, o che la morte del giovane possa essere stata causata da altro rispetto ad un malore. L’analisi del cellulare del giovane diciannovenne potrebbe essere utile a individuare come e dove si sia procurato lo stupefacente. Ad ora tutte le indagini sul caso sono coperte da massimo riservo, ma proseguono. Davide era a casa in malattia da qualche giorno, dopo un intervento da cui faceva fatica a riprendersi e gli aveva imposto di prendersi qualche altro giorno lontano dal ristorante dove aveva lavorato fino a metà settimana.

ieri mattina. Nelle scorse ore sono arrivati a Treviso i familiari di Davide accolti dai titolari del “Carbone”, diventati per Davide come una seconda famiglia. Appassionato di calcio, aveva lasciato gli studi alberghieri dopo due anni e iniziato a cercare lavoro. L’occasione gli aveva dato la possibilità di crearsi un futuro emigrando al Nord. 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso