Cobas battono Aia in tribunale «Troppi contratti a termine»

Un lavoratore precario dal  2015 ha ottenuto pronuncia favorevole dal giudice «Si tratta di azienda industriale e non agricola»
Allegranzi Vazzola Sit-in all'AIA e volantinaggio da cobas
Allegranzi Vazzola Sit-in all'AIA e volantinaggio da cobas

VAZZOLA

Contratto a tempo indeterminato per tutti quelli che lavorano da più anni e non quello avventizio, a termine: è questa la richiesta dell’Adl Cobas. Uno dei lavoratori precari dell’Aia di Vazzola, che con il sindacato aveva fatto causa alla ditta, si è visto riconosciuto dal tribunale il diritto ad essere assunto. «La società utilizza la figura dell’avventizio agricolo per non applicare i limiti posti per i contratti a termine – sostengono dal sindacato autonomo - applicando la parte normativa del contratto nazionale dell’agricoltura, anche se si tratta di una azienda del settore industria alimentare». Un anno fa un gruppo di operai si era rivolto ai Cobas ed era iniziata una vertenza che nei giorni scorsi ha portato alla pronuncia del giudice del lavoro. La battaglia è stata aspra e secondo il sindacato alcuni lavoratori vengono penalizzati. Lo scorso 26 novembre è arrivata una prima pronuncia e un precario dovrebbe così ottenere un’assunzione retroattiva dal 2015, a tempo indeterminato. L’Aia è la società di cui fa parte lo storico stabilimento di lavorazione di carni a Vazzola, che dà occupazione ad oltre seicento persone. Altre sedi sono sparse nel nord Italia. «Aia non dipende dai rifornimenti agricoli – ribadiscono da Adl Cobas - i lavoratori, anche i precari, lavorano sempre, perché questa è un’industria e non una società agricola. Così non sono valide nemmeno le rinunce a chiedere il contratto fisso, che fanno sempre firmare ai lavoratori». La questione era già stata sollevata un anno e mezzo fa ed adesso è arrivata la sentenza del tribunale. Oggi vi sarà un presidio del sindacato e alcuni lavoratori davanti allo stabilimento della ditta in via Cesare Battisti. Verrà illustrata la vicenda e saranno avanzate richieste per tutti i precari. «Abbiamo una grande occasione per porre fine a questo sistema perverso una volta per tutte – annunciano da Adl Cobas - per l’applicazione integrale del contratto nazionale alimentare industria, compresi tutti i limiti per l’utilizzo dei contratti precari. Il contratto a tempo indeterminato va dato a chi lavora da almeno 24 mesi». —



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