Clandestini arrivati dall’India nascosti in un container

Sono partiti dall’India. Due mesi di stenti e privazioni, attese, malavita, poi in ultima il viaggio all’interno di un container partito dalla Turchia e approdato a Trieste tre giorni fa. Buio e...
20060725 - GENOVA - CRO - IN FUGA DA PADRE PADRONE, TUNISINE SALVATE DA POLFER. Agenti della Polizia ferroviaria effettuano controlli alla stazione Porta Principe, oggi a Genova. Fuggite da casa, da un paese in provincia di Treviso, per sottrarsi alle ripetute angherie e violenze del padre, due sorelle tunisine di 17 e 19 anni, sono state trovate e aiutate dagli agenti della polfer di Albenga, che, sentito il loro racconto e dopo averlo verificato con una serie di accertamenti, hanno segnalato la vicenda al commissariato di polizia competente per il territorio, che ha arricchito il racconto con testimonianze e referti medici. Alla luce del quadro indiziario, le magistrature genovese e trevigiana hanno sospeso la patria potesta' al genitore, un tunisino di 43 anni, che aveva anche presentato la denuncia di scomparsa, e vista l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, hanno previsto l'obbligo di firma al commissariato di zona...LUCA ZENNARO - ANSA - KRZ..
20060725 - GENOVA - CRO - IN FUGA DA PADRE PADRONE, TUNISINE SALVATE DA POLFER. Agenti della Polizia ferroviaria effettuano controlli alla stazione Porta Principe, oggi a Genova. Fuggite da casa, da un paese in provincia di Treviso, per sottrarsi alle ripetute angherie e violenze del padre, due sorelle tunisine di 17 e 19 anni, sono state trovate e aiutate dagli agenti della polfer di Albenga, che, sentito il loro racconto e dopo averlo verificato con una serie di accertamenti, hanno segnalato la vicenda al commissariato di polizia competente per il territorio, che ha arricchito il racconto con testimonianze e referti medici. Alla luce del quadro indiziario, le magistrature genovese e trevigiana hanno sospeso la patria potesta' al genitore, un tunisino di 43 anni, che aveva anche presentato la denuncia di scomparsa, e vista l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, hanno previsto l'obbligo di firma al commissariato di zona...LUCA ZENNARO - ANSA - KRZ..

Sono partiti dall’India. Due mesi di stenti e privazioni, attese, malavita, poi in ultima il viaggio all’interno di un container partito dalla Turchia e approdato a Trieste tre giorni fa. Buio e paura per giorni. Poi la fuga verso Treviso forse per raggiungere Venezia o Milano. È la storia raccontata agli agenti della Polfer da tre stranieri – un afghano, un pakistano e un cingalese, tutti di 30 anni – identificati sul treno interregionale proveniente dal capoluogo friulano due sere fa.

I tre erano senza biglietto, senza documenti, senza soldi e bagaglio. Di vestiti avevano solo quelli indossati: una maglietta, una felpa, una paio di pantaloni e scarpe logore.

Clandestini, vittime del traffico di uomini, della paura della guerra e della povertà, disperati che alla fine avevano pagato 350 euro a testa a un gruppo di turchi per essere chiusi nel container e spediti in Italia.

Il loro viaggio è finito lunedì pomeriggio quando il controllore del treno diretto a Treviso li ha fermati chiedendo il biglietto. Da lì l’intervento della Polfer che li ha fatti scendere accompagnandoli negli uffici dove sono arrivati dopo poco anche gli uomini dell’ufficio immigrazione della Questura. La polizia ha accompagnato i tre stranieri alla Cittadella Appiani per le altre procedure, dopo il fotosegnalamento fatti in stazione. Ora i tre sono stati accompagnati nel centro di identificazione ed espulsione di Bologna. Saranno rimpatriati. Il loro viaggio della speranza è finito quando sembrava che avesse finalmente raggiunto un piccolo spiraglio di libertà. Ma sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura: la polizia ha attivato una serie di controlli incrociati per far luce su quello che si presenta come un vero e proprio traffico di uomini che proprio nella Marca potrebbe avere propri referenti. )

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