Ci si può bollire la pasta, non il brodo e il tè
1) Posso bere l'acqua del pozzo?
No, almeno fino a quando il comune non dichiarerà il contrario, cosa che avverrà solo dopo le analisi dei laboratori
2) Posso usare l'acqua della fonte per cucinare?
Sì, l'acqua può essere usata per cuocere la pasta e preparare altri alimenti. Non si può utilizzare però per il brodo, tè, camomilla e altri infusi che ne prevedano il consumo diretto.
3) Posso usare l'acqua di fonte per annaffiare i campi e l'orto?
Sì, è ammesso l'uso agricolo dell'acqua dei pozzi.
4) Si può usare l'acqua del pozzo per lavarsi le mani e per l'igiene del corpo?
Sì, non ci sono pericoli. Nemmeno per quanto riguarda la salute dei bambini e degli anziani.
5) Verranno a fare analisi sull'acqua del mio pozzo?
Se la fonte pesca a una profondità maggiore di 200 metri sì, altrimenti le analisi verranno fatte solo privatamente.
6) Posso chiedere che la mia acqua venga esaminata?
Sì, è possibile chiedere esami su qualunque pozzo privato. Bisogna fare richiesta diretta ad Arpav, Ulss 9 o alle società che gestiscono la rete idrica.
7) Gli esami vanno pagati? Quanto?
I test che verranno effettuati in questi giorni da Arpav sono gratuiti. Chi vorrà far esaminare la propria acqua indipendentemente da questi controlli dovrà pagare il servizio. I prezzi oscillano da 160 e 200 euro. Veritas ha stretto una convenzione con il Comune di Preganziol: gli esami vengono proposti a 110 euro.
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