Choc a Lovadina per Antonio Cei domani i funerali

SPRESIANO. Lovadina ed il suo centro sono sotto choc. In moltissimi si sono stretti attorno alla famiglia Cei, alla moglie Giovannina, conosciuta da tutti come Nina, ai figli Barbara e Massimo. L'incidente casalingo in cui ha perso la vita Antonio Cei, ottantunenne del posto, ha scosso un po' tutti. L'uomo, mercoledì mattina, era infatti impegnato nel tagliare alcune assi di legno con una motosega nel ricovero attrezzi di fronte casa, quando improvvisamente - probabilmente a causa di un nodo nel legno - l'uomo ha perso il controllo del suo attrezzo, che gli ha raggiunto la gola.
Per lui, vivo ma incosciente a terra, i soccorritori dopo l'allarme lanciato da un vicino di casa non hanno potuto far nulla. Troppo il sangue perso dall'uomo. E lo stesso affetto dimostrato già dai primi momenti dopo la tragedia è pronto a rinnovarsi domani mattina. Alle 9.30, infatti, nella parrocchiale di Lovadina, non distante dall'abitazione dell'anziano, sono stati fissati i funerali. Per anni operaio alla storica ditta La Veneta della famiglia Barbon di Spresiano, realtà che dal 1970 produce cofani funebri, era un grande appassionato di legno e nel tempo, specie dopo la pensione, era diventato un abile restauratore di mobili antichi. Il legno, in un qualche modo, era la sua vita.
A volte recuperava dei mobili acquistati ai mercatini dell'antiquariato, talvolta la gente del paese gliene portava. Tutte occasioni per darsi da fare, coltivando quella manualità acquisita col legno che oltre ad essere stato un lavoro era diventata un'enorme passione. «Forse gli sono mancate le forze, forse è stato un po' imprudente» spiega commossa la figlia Barbara, psicologa residente a Verona, «stava tagliando della legna da ardere e probabilmente non si è accorto che stava andando oltre. Questo però faceva un po' parte del suo carattere, era impulsivo e bonariamente testone. Perlomeno, negli ultimi istanti, era con le cose che amava, con i suoi attrezzi, con il suo legno».
Una personalità generosa, quella di Antonio Cei, che dopo la pensione oltre a coltivare l'amore per i viaggi in compagnia della moglie Nina, impegnata in parrocchia, con cui aveva festeggiato da qualche anno i cinquant'anni di matrimonio, aveva iniziato a frequentare anche l'università della terza età di Maserada. In occasione dei funerali di sabato le offerte raccolte, su decisione della famiglia, saranno destinate in beneficienza. Sempre in chiesa, alle 20 di stasera, il rosario.
Alessandro Bozzi Valenti
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