Chiusa una casa del sesso La gestiva una cinese

MOGLIANO
Carabinieri in trasferta chiudono una casa del sesso cinese e arrestano la tenutaria. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Mestre si sono spostati dalla terraferma mestrina fino a Marocco per fermare l’attività di prostituzione organizzata da una donna cinese, su cui stavano indagando da settimane.
I militari sono impegnati da tempo nel quartiere Piave e a Marghera per aumentare il livello di controllo nel territorio e contrastare la microcriminalità. Una delle indagini è partita da Marghera e riguardava l’attività di prostituzione in una casa. La tenutaria, forse allarmata dei controlli in altre case del sesso della città, spesso travestite da centri massaggi, ha preferito spostarsi. Ma non sapeva di avere i carabinieri alle calcagna. I carabinieri sono arrivati così a Marocco di Mogliano in via Ronzinella al civico 190 dove, in un appartamento, hanno accertato la ripresa dell’attività di prostituzione. La tenutaria della casa, W.Y. di origine cinese, domiciliata nell’alloggio è finita in manette.
Rintracciate anche le due connazionali sfruttate per prestazioni sessuali fornite ad una clientela maschile eterogenea. All’Arma di Mestre sono convinti che è stata la pressione delle indagini degli ultimi mesi a spingere gli sfruttatori a spostarsi in periferia, al confine con la provincia di Treviso, a ridosso del centro abitato di Mogliano ma comunque facilmente raggiungibile da Mestre. L’andirivieni di clienti nell’appartamento di via Ronzinella è stata monitorata per giorni, registrando a quanto pare un discreto ma costante via vai di uomini e la presenza di donne di nazionalità cinese nell’appartamento, che dietro la porta celava la casa del sesso.
All’interno i militari hanno registrato la presenza, in media, di due prostitute cinesi, gestite da una terza connazionale, W.Y. appunto che provvedeva a mantenere i contatti con i clienti ed a garantire il supporto logistico alle ragazze, irregolari e prive di documenti di riconoscimento.
Al momento del controllo, nel tardo pomeriggio di giovedì, sono state trovate in casa le due prostitute e la maitresse e materiale collegato alle prestazioni sessuali, varie e con prezzi che oscillavano dalle poche decine di euro fino a 100 euro. L’immobile, il materiale e una somma di denaro trovata in casa, sono stati sequestrati. Le tre donne sono state condotte in caserma, per accertamenti e W.Y. , poi, è stata arrestata per sfruttamento della prostituzione e condotta al carcere della Giudecca di Venezia, a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.
Mitia Chiarin
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