Chiusa la boutique di Benozzi l’erede della saga Svalduz

Piazza Pola, il figlio di Elsa s’è arreso: «Non è il momento, ma voglio tornare» Via Martiri, ultime settimane per Teria Yabar, aperto da Chiara Della Pietà
passerini agenzia foto film treviso negozi città in foto svalduz piazza pola
passerini agenzia foto film treviso negozi città in foto svalduz piazza pola

«Non è il momento, questo, meglio attendere e seguire l’evoluzione, della situazione e del mercato».

Paolo Benozzi, figlio di Elsa Svalduz, risponde così quando gli si chiede della vetrina oscurata e del cartello affittasi davanti al suo negozio di piazza Pola, piano terra di un bellissimo storico palazzetto terra cielo.

È stato affisso a cavallo tra l’emergenza Covid e la riapertura progressiva, ma non è passato inosservato. Per il livello del negozio, per il nome del titolare, per la dinasty che ha scandito la storia del costume, dello stile e del commercio di alta qualità a Treviso. Scorrere la lista delle griffe, ancora visibile all’esterno per averne conferma.

Dire Benozzi vuol dire 40 anni di commercio a Treviso («Di più...» chiosa lui), in un’epoca che vede negozi e vetrine in un turnover difficile da seguire. «È un momento davvero difficile, soprattutto per il nostro settore dell’abbigliamento», continua, «Per interi mesi di fatto siamo rimasti chiusi, avevamo l’invernale e adesso siamo all’estivo, una delle nostra peculiarità è seguire il ciclo delle stagioni anticipando, farci trovare pronti: adesso siamo qui con la merce da stoccare o da mettere in saldo. E diciamolo: eravamo già reduci da una stagione, lo scorso anno, diversa dalle precedenti, i turisti non erano più quelli degli anni passati, c’è stato anche il meteo che non ha lavorato a nostro favore, specie la scorsa primavera. Dispiace, l’auspicio che mi faccio è di tornare sulla piazza, amo questa città. Ma dobbiamo finire i lavori di restauro al palazzo di via Barbiera, nel quadrante di Ca’ dei Ricchi, vicino all’ex Bersagliere. Non voglio ancora arrendermi del tutto. L’interesse c’è, ma bisogna che torni la normalità, i turisti e che si sia una reale ripartenza a tutti i livelli» .

Ma che la moda-abbigliamento stia pagando un dazio ancor più duro di altri comparti merceologici lo conferma anche l’annunciata chiusura – prima dell’estate, c’è chi dice il 30 giugno – del negozio Teria Yabar di via Martiri della Libertà, un’altra strada che come via Sant’Agostino (nonostante traslochi e passaggi di mano) sta esponendo un’impressionante catena di vetrine vuote e serrande abbassate. L’ avessero detto solo pochi anni fa, avremmo pensato alla fantascienza. Era stato aperto da Chiara Della Pietà, esponente della dinasty Pinarello, nipote di Nani e figlia della primogemita Carla e di Roberto Della Pietà, nel maggio 2016. Primo negozio italiano della catena aperta dalla notissima stilista iberica, l’anno successivo era arrivata anche la stessa Teria Yabar a celebrare una saga di stile che anche la Marca trevigiana aveva cominciato ad apprezzare. Altri tempi, sembra già passato remoto nonostante siano passati solo pochi anni. —



Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso