Chiudono Primadonna e lo storico negozio Calzature Manzoni

VITTORIO VENETO. Ancora serrande che si abbassano. Continua lo stillicidio di chiusure di negozi. A fine febbraio chiuderà definitivamente il negozio “Primadonna” di Largo Cavallotti, nel centralissimo complesso del Quadrilatero. Un’avventura durata solo quattro anni per il negozio della catena che vende calzature e accessori moda. “Primadonna collection” non ha avuto il successo sperato. Bilanci in rosso nonostante quello di Vittorio Veneto sia l’unico della catena presente in provincia di Treviso. Gli altri punti vendita più vicini sono infatti a San Donà di Piave e Pordenone. Eppure, nonostante l’unicità dell’offerta in provincia, la collocazione decentrata a Vittorio Veneto non ha giovato agli affari di “Primadonna”. «Le cose non andavano», confermano al punto vendita in Quadrilatero. La chiusura del negozio ha lasciato l’amaro in bocca a molti vittoriesi. «Non ci posso credere», commentano due clienti habitué. «Il negozio riusciva a intercettare i desideri di più generazioni. Davvero un peccato perderlo». Futuro incerto anche per il “Manai”, il negozio di abbigliamento per bambini di viale della Vittoria. I dipendenti stanno aspettando le decisioni della Casa madre. È chiuso da settimane anche il negozio di calzature “Manzoni” di via Garibaldi. I titolari per il momento tengono aperto solo il negozio di Conegliano. “Il calzaturificio Manzoni”, al contrario di Primadonna e Manai, è un negozio storico della città. Segno che anche la tradizione non basta più a reggere il mercato. Non comunque tutto a tinte fosche il panorama del commercio cittadino. Fresco di apertura, infatti, è un nuovo salone per parrucchieri in Quadrilatero, a pochi metri da Primadonna. Mercoledì era il primo giorno di apertura. Tanta la curiosità delle vittoriesi. Già dal mattino, infatti, signore e ragazze erano in fila per farsi sistemare l’acconciatura. Richiamo irresistibile, i prezzi assai competitivi. «Sembra che Vittorio Veneto stia diventando una città per parrucchieri», commenta il presidente di Ascom, Michele Paludetti, «ce ne sono un’infinità». Sono in effetti una quarantina i saloni per parrucchieri presenti in città. Un indicatore che la città si sta spostando dal commercio tradizionale ai servizi, in particolare alla persona. «Da questo punto di vista credo ci sia in atto una guerra spietata», continua Paludetti. «Per lo stimolo cittadino e per la gente che arriva a Vittorio Veneto e pensa di trovare varietà di negozi è una nota certamente negativa». Sulla crisi del commercio Paludetti è chiaro, forte anche del suo osservatorio all’Ascom. «La lotta è continua, ogni chiusura ha un suo perché. Ci sono grossi gruppi che vendono merce a prezzo basso e la competizione è ancora più spietata». —
Francesca Gallo
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