Cerletti, la scuola dei record sforna dieci superbravi: «Dall’Unesco nuovi stimoli»

Dieci bravissimi alla scuola enologica Cerletti. Tanti sono infatti i centini che nei giorni scorsi hanno concluso il loro percorso di studi nel più antico istituto enologico d’Italia. A meritarsi il massimo dei voti Jacopo Pavan della 5BGT (gestione dell’ambiente e del territorio), Stefano Bernardi, Mariacristina Lamonato e Pietro Merotto della 5AVE, Manuele Colledani della 5CVE, Riccardo Feltrin della 5DVE, Antonio Cardin e Sara Della Bruna della 5BVE (tutti dell’indirizzo viticoltura ed enologia) e Chiara Brunello della 5A dell’IPVP (valorizzazione commerciale dei prodotti agroalimentari del territorio) della sede di Piavon di Oderzo. Massimo dei volti anche per Antonio Soldan della sede principale che ha fatto anche il sesto anno, per il diploma di enotecnico, professionalità molto richiesta dal mondo del lavoro (insieme alle altre specializzazioni del settore vitinicolo e delle produzioni e trasformazioni dei prodotti agricoli, come quello lattiero-caseario).
UNESCO E PROSECCO
Oltre 1500 gli studenti che frequentano la prestigiosa scuola superiore, che non conosce crisi e che anzi potrebbe avere un ulteriore boom. «Dopo il riconoscimento come patrimonio dell’Unesco delle colline del Prosecco, tre saranno i settori che avranno un notevole impulso, quello enologico, quello alberghiero e quello turistico - commenta la dirigente scolastica, Mariagrazia Morgan - ormai il nostro futuro è tracciato e credo proprio che nei prossimi anni non mancheranno progetti che permettano la sinergia tra questi tre settori». In attesa di soddisfare le richieste del mondo del lavoro, per ora, il futuro di questi bravissimi sarà universitario.
LAVORO E UNIVERSITA'
Soldan, con in tasca il diploma di enotecnico, grazie al sesto anno, ha anche partecipato a un progetto organizzato dalla scuola, con l'appoggio di un'importante cantina di Conegliano, poi presentato anche al Vinitaly, sull'importanza dei social nel campo vinicolo, per comunicazione e pubblicizzazione delle aziende produttrici di vino.
Ha deciso invece di fare il sesto anno Manuele Colledani di Lancenigo, che terminato l’ulteriore anno di specializzazione si iscriverà alla facoltà di enologia dell'Università di Padova. Proseguiranno da subito, senza passare per il sesto anno, Jacopo Pavan, che tra le materie preferite ha avuto gestione del territorio e matematica, mentre Riccardo Feltrin (che ha amato, in particolare, enologia, viticoltura e storia), sta già lavorando ma tenterà l’ingresso all’università di Trento.
Cambierà settore, puntando ad ingegneria o fisica, Antonio Cardin. Tre le centine, Sara Della Bruna, che sogna un ruolo tecnico - commerciale nel settore, Chiara Brunello a cui piacerebbe entrare nel campo del controllo qualità europeo (EFSA) e Mariacristina Lamonato, di San Pietro di Barbozza, da sempre a contatto con il mondo del Prosecco e con futuro da enologa. —
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