CentroMarca Banca e Rurale Artigiana c’è il «sì» alle nozze

Le assemblee dei soci approvano la fusione tra i due istituti Dal primo gennaio 2016 nasce un gruppo con 5.250 azionisti

Le assemblee dei soci di CentroMarca Banca (CMB) e di Cassa Rurale e Artigiana di Treviso (CRA) hanno approvato ieri mattina il progetto di fusione tra i due istituti di credito cooperativo, che dal primo gennaio 2016 diventeranno un’unica banca.

L’assemblea della CRA si è tenuta all'Antica Postumia di Vedelago, l’assemblea di CMB si è invece svolta al BHR Hotel di Quinto di Treviso. Per quanto riguarda l’assemblea della CRA hanno votato a favore della fusione 521 soci, i contrari sono stati nove, quattro le astensioni. Per quanto riguarda l’assemblea di CMB hanno votato per il sì 724, nessun voto contrario, tre sono state le astensioni.

Grande soddisfazione per l’esito del voto dal presidente di CentroMarca Banca Tiziano Cenedese: «Da gennaio CentroMarca Banca e Cassa Rurale e Artigiana di Treviso diventeranno un'unica banca, più forte sul piano organizzativo, più competitiva nel mercato locale del credito, più in grado di affermare i nostri valori, quelli del credito cooperativo, quelli in cui crediamo e desideriamo diventino patrimonio etico diffuso nelle nostre comunità e nella nostra economia locale: la qualità, la solidarietà, la coesione, il progresso nel rispetto delle persone e dei principi etici. Sono molto soddisfatto e orgoglioso degli esiti odierni: possiamo guardare al futuro con fiducia perché si apre per tutti noi un periodo di crescita».

Soddisfazione anche da parte del presidente della CRA Giuliano Pavanetto: «L’obbiettivo della fusione con CMB è di poter continuare a svolgere al meglio la “missione” di banca di credito cooperativo, nell’ottica di fornire più ampie prospettive di sviluppo ai soci e ai clienti, alle risorse umane e alle comunità locali di competenza».

La fusione è da tempo considerata dalle due Bcc un’opzione strategica: CMB e CRA aggregati conteranno su 192 dipendenti e oltre 5.250 soci, 27 sportelli collocati in 17 comuni della provincia di Treviso (localizzati in un’area che si estende dal Montello al Sile) e servirà un territorio di competenza di 41 comuni, di cui 35 trevigiani, quattro veneziani e due padovani.

Nei giorni scorsi il mondo del credito cooperativo veneto ha celebrato un altro matrimonio: quello tra Banca Prealpi e Banca Atestina, con sede rispettivamente a Tarzo e Este (Padova). Un piccolo colosso, nel segmento delle Bcc, con quarantuno sportelli in Veneto. Anche in questo caso, la fusione sarà operativa a partire del primo gennaio del prossimo anno. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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