Cento denunce contro lo Sgai La Procura indaga
Diciotto indagati, e un sequestro preventivo di 109 milioni di crediti d’imposta. È il primo bilancio dell’inchiesta della Procura di Napoli e della Guardia di Finanza con al centro il Consorzio Sgai. Il gruppo partenopeo ha decine di appalti in provincia di Treviso, e in tutto il Veneto. Secondo la Procura è configurabile il reato di associazione a delinquere. Il sistema scoperto dalle fiamme gialle è quello poi emerso anche in altre inchieste. Il Consorzio avrebbe firmato i contratti di appalto con la cessione del credito d’imposta. Ma dopo aver fatto - e non sempre completato - le pratiche burocratiche, spariva senza completare i cantieri. Anzi in molti casi i cantieri non sono nemmeno stati iniziati. Peccato però che nel frattempo presentava il Sal (Stato avanzamento dei lavori) al 30%, senza aver nemmeno montato l’impalcatura. Il 30% è la percentuale minima per emettere fattura e ottenere la cessione del credito. All’interno della catena coinvolti anche professionisti e tecnici che asseveravano i Sal al fine di ottenere la cessione del crediti, anch’essi coinvolti nell’indagine della Procura di Napoli. Dalla Marca sono partite un centinaio di denunce.
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