Cementi Rossi, via libera: a Pederobba la plastica brucia nei forni

Pederobba, la Provincia ha pubblicato il decreto definitivo di autorizzazione Ora bastano i lavori di adeguamento degli impianti: si parte in uno o due mesi
Ferrazza Pederobba stabilimento Cementi Rossi
Ferrazza Pederobba stabilimento Cementi Rossi

PEDEROBBA. L’ultimo atto è compiuto e alla Cementi Rossi si potrà usare la plastica come combustibile: il primo giorno di primavera, a un mese dal parere favorevole del comitato per la valutazione di impatto ambientale, la Provincia di Treviso ha pubblicato il decreto che recepisce le conclusioni del comitato e rilascia la nuova autorizzazione integrata ambientale, valida fino al 2029, che prevede anche le plastiche come combustibile utilizzabile nei forni dello stabilimento di Pederobba.

Non sarà da domani che cominceranno ad entrare plastiche nei forni dello stabilimento di Pederobba: ci vorrà un mese, forse un paio, perché prima ci sono alcune pratiche che la società deve assolvere, tra cui gli interventi previsti dalle prescrizioni messe dal comitato di valutazione di impatto ambientale. Ma prima di tutto, nel termine di un mese, la Cementi Rossi dovrà presentare, assieme all’avvio dell’impianto, le garanzie finanziarie richieste.

Che non sono di poca entità: dovrà infatti stipulare un’assicurazione per l’inquinamento con un massimale di almeno un milione e 800 mila euro (sarebbe stato un massimale di tre milioni di euro se l’azienda non fosse in possesso della certificazione Iso 14.000), e corrispondere una garanzia fidejussoria di 903.600 euro. Poi la Cementi Rossi, entro il termine di 30 giorni, deve comunicare alla Provincia e al dipartimento Arpav di Treviso l’adozione dei contenuti dell’autorizzazione integrata ambientale e del piano di monitoraggio e controllo in particolare.

I lavori per la realizzazione dell’impianto devono iniziare entro dodici mesi e la sua messa in esercizio è fissata in 36 mesi. Tempi che sicuramente la Cementi Rossi accorcerà il più possibile dato l’interesse che ha a cominciare a utilizzare le plastiche in sostituzione degli pneumatici triturati.

Ma che lavori deve effettuare? La realizzazione della nuova area di stoccaggio dei rifiuti costituiti da plastica e gomma e degli pneumatici triturati tramite adeguamento del serbatoio precedentemente utilizzato come deposito di olio combustibile, altri interventi riguardano essenzialmente sistemi di monitoraggio dei fumi e un ampliamento delle sostanze da analizzare. I quantitativi di plastiche da usare come combustibile ammontano a 45 mila tonnellate all’anno.
 

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