Cavasagra, il nuovo incrocio è low cost

Il Comune risparmia 40 mila euro grazie all’accordo con i privati ed elimina il pericolo incidenti
DeMarchi Cavasagra cantiere incrocio via Gen. Caviglia con via Fossalunga
DeMarchi Cavasagra cantiere incrocio via Gen. Caviglia con via Fossalunga

VEDELAGO. Incrocio rinnovato sulla strada principale di Cavasagra e solo con una minima spesa dal parte del Comune: la maggior parte del l'importo dei lavori è infatti arrivato da due perequazioni con imprenditori locali. Il problema dell’incrocio era ben noto a chi ogni giorno vi transita.

La visibilità era infatti limitata da uno stabile e questo in passato è stato anche all’origine di molti incidenti. Ora lo stop è stato spostato di otto metri, soluzione che permette di affrontare l’incrocio con maggior sicurezza. «Si è trattato di una spesa di 50 mila euro», spiega l'assessore ai lavori pubblici e bilancio, nonché vicesindaco, Marco Perin, «dalle casse comunali però ne sono usciti poco più di 6 mila. Quindi con un investimento minimo e con un felice accordo pubblico-privato siamo riusciti a risolvere un problema di sicurezza che durava da anni». Il terreno necessario per realizzare l’opera è stato ceduto dal proprietario in cambio di una trasformazione urbanistica in altra area. Idem per i lavori, realizzati da una impresa edile. Queste trasformazioni prevedono infatti delle corresponsioni in denaro che però, in accordo con l'ente pubblico, possono essere monetizzate con lavori o cessioni di aree. Ma questa non è l'unica novità a Vedelago per quanto riguarda i lavori pubblici: la giunta ha infatti approvato anche la realizzazione della pista ciclabile tra via Bassanese (Antica Postumia, per intenderci) e villa Emo. L'importo è di 600 mila euro e permetterà di andare da Fanzolo a Vedelago. «Anche questa frazione sarà quindi collegata al capoluogo con un percorso sicuro al capoluogo, come Barcon, Albaredo e Casacorba», conclude Perin, «dando priorità a quegli interventi dove l’unico collegamento finora era la strada provinciale».

Davide Nordio

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