Cava e nuovo iper, cento in sala per dire no ai piani

PEDEROBBA. Cava e nuovo iper alla ex Funghi del Montello: le associazioni ambientaliste e i rappresentanti di Bene in Comune e del M5S hanno messo sotto accusa, l’altra sera, le due opere davanti...
Borghesi Onigo di Pederobba incontro comitati e associazioni contro la cava
Borghesi Onigo di Pederobba incontro comitati e associazioni contro la cava

PEDEROBBA. Cava e nuovo iper alla ex Funghi del Montello: le associazioni ambientaliste e i rappresentanti di Bene in Comune e del M5S hanno messo sotto accusa, l’altra sera, le due opere davanti a più di cento persone che hanno riempito la sala riunioni del municipio. L'intenzione è di creare un movimento popolare di opinione che induca gli organismi politici a bloccare i due progetti. Il termine per le osservazioni è infatti scaduto per entrambi i progetti e le associazioni ambientaliste hanno provveduto a presentare le loro; passo successivo è quello di far sentire la pressione della gente contraria a queste opere con banchetti informativi e petizioni. Del centro commerciale da 15mila metri quadri alla ex Funghi del Montello, ambientalisti e rappresentanti politici hanno messo sotto accusa le ricadute negative che avrebbero sui piccoli negozi in una fase di calo dei consumi, ma anche le conseguenze per il traffico e l'inquinamento. Il progetto prevede infatti di intervenire anche sulla viabilità realizzando una rotonda sulla Feltrina. «Diventerebbe un tappo» è stato detto «con la formazione di code lunghissime che aumenterebbero l'inquinamento. E poi il numero di veicoli all'ora previsti in arrivo sono in numero superiore ai posteggi che saranno realizzati aumentando ingorghi e intasamenti». Al no senza appello al centro commerciale tra la Feltrina e la Valcavasia, da parte di ambientalisti e rappresentanti delle opposizioni si è aggiunta una altrettanto decisa bocciatura della nuova cava a Curogna, vicino alla ex Fornace Tomasi. Oltre 40mila metri quadri è l'estensione della fossa di contenimento delle acque di piena del Curogna, ma lo scavo, con la riprofilatura del versante, interesserà un'area di 144mila metri quadri, in una zona che gli ambientalisti definiscono già deturpata dalle cave di argilla. (e.f.)

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