Castelfranco: sfugge alla baby sitter, bimbo di due anni rintracciato al Rosselli

CASTELFRANCO . Si aggirava tutto solo nel cortile dell’istituto Rosselli, senza nessuno che lo tenesse d’occhio. Subito è scattato l’allarme pensando che si fosse smarrito, lasciando nel panico i genitori, o che – peggio – fosse stato abbandonato. Per fortuna l’avventura di un bambino di due anni si è risolta positivamente e in poco tempo: per lui, ma non per chi lo aveva in custodia che ora rischia di dover rispondere davanti alla legge di quella che al momento pare una grave disattenzione e poteva mettere in serio pericolo la vita del piccolo. Il fatto è accaduto ieri mattina, un’ora dopo il suono della campanella che dava inizio alle lezioni nella scuola in via Rizzetti.
Nel cortile non poteva non destare attenzione la presenza di questo bambino: impossibile che si trattasse di un fratellino di qualche studente, anche perché non c’era alcun adulto nei dintorni. Messe da parte le inevitabili congetture, la dirigenza scolastica non ha perso tempo: ha immediatamente avvisato i carabinieri e subito una pattuglia è arrivata sul posto. Ma il bambino non c’era più: i militari della stazione di Castelfranco hanno però capito subito dove era finito. Molto semplicemente chi lo aveva in custodia - la baby sitter - si era accorta che non era più nel pianerottolo al secondo piano della sua abitazione a meno di cento metri dalla scuola e vedendolo giù nel cortile era andata a riprenderselo, come se nulla fosse: si tratta di una trentenne rumena, come la famiglia del piccolo, che per motivi in corso di accertamento, lo aveva perso di vista. Una leggerezza, forse, che poteva avere conseguenze spiacevoli .
Il bambino in tenera età poteva anche decidere di attraversare la strada (siamo vicini al cavalcaferrovia trafficatissimo a quell’ora) con il rischio di essere investito oppure far perdere le proprie tracce nelle vie laterali. Per questo i carabinieri hanno voluto vederci chiaro. Dopo essersi assicurati che il bambino fosse in buona salute, lo hanno portato in caserma insieme alla baby sitter e hanno iniziato a cercare la madre, operazione non facile nè rapida. Alla fine la donna è stata ritrovata e ha potuto riabbracciare il piccolo, oltre ovviamente a rimproverare chi l’aveva in custodia. Tutto bene ciò che finisce bene? Non proprio: i carabinieri hanno dovuto informare la giustizia ordinaria e minorile di quanto avvenuto e sia per la madre che per la baby sitter si possono prospettare guai dal punto di vista legale, visto che si tratta di abbandono di minore.
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