A Castelfranco le Mura diventano visitabili, lavori per la torre nord-ovest

Via libera al progetto da 100 mila euro per l’accesso dal parco di villa Barbarella. Ultimi dettagli anche per il camminamento in quota, aprirà alla fine dell’estate. Marcon: «Passo fondamentale verso la fruizione pubblica del castello»

Davide Nordio
La torre nord-ovest delle Mura di Castelfranco diventerà accessibile
La torre nord-ovest delle Mura di Castelfranco diventerà accessibile

In attesa che apra al pubblico il camminamento tra la Torre Civica e la Torre del Giorgione si aggiunge un altro tassello per rendere visitabili le mura: stavolta si tratta della torre nord ovest, per la quale la giunta ha dato il suo ok al progetto esecutivo.

Un progetto che ha dovuto tener conto del fatto che l’accesso alla torre si trova in proprietà privata, ovvero all’interno del parco di villa Barbarella, attuale sede del conservatorio, di proprietà della famiglia Avogadro degli Azzoni. Da qui la necessità di provvedere ad un accordo tra Comune e proprietà privata, per realizzare un percorso che permetta di raggiungere la torre - oggi non visitabile - che si snoda da vicolo Orazio Paradiso, oltre che di lavori di manutenzione, tra cui la rimozione della vegetazione infestante, la pulizia del tratto di cinta muraria presso la torre e altre azioni di ripristino, in attesa di altri interventi di restauro più completi.

Il costo dell’intervento è di 100 mila euro e mirerà anche a rendere accessibile a tutti l’accesso per facilitare il superamento di un tratto in salita.

«Il via libera a questo progetto» commenta il sindaco Stefano Marcon, «è un risultato importante che testimonia il nostro impegno nella tutela e promozione del patrimonio locale. La collaborazione con i privati è un esempio concreto di come possiamo lavorare insieme per valorizzare il patrimonio cittadino, garantendo al contempo il rispetto degli spazi e delle proprietà. È un passo significativo verso la fruizione pubblica del castello».

Una opportunità, quest’ultima, a cui il Comune aveva dato avvio proprio con il camminamento in quota tra la Torre Civica (attualmente l’unica parte delle mura aperta alle visite) e la Torre di Giorgione, pensato per far rivivere l’esperienza di quando il cosiddetto “castello” fungeva da baluardo difensivo. L’apertura era stata prevista per questa estate: dalle ultime comunicazioni manca solo pochi dettagli di un percorso che si snoda per 120 metri con accesso da vicolo Montebelluna.

«L’intervento sulla Torre nord-ovest», aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Mary Pavin, «è fondamentale per l’accesso al manufatto e per migliorare l’esperienza dei visitatori. Crediamo che ogni piccolo passo sia importante per mantenere vivo il legame tra la città e la sua storia, e questo progetto rappresenta proprio questo impegno».

Rimanendo sempre nell’area delle mura, il consiglio comunale a maggio ha approvato una variazione al programma triennale dei lavori pubblici, anticipando al 2025 il restauro della “Casa del giardiniere”: l’obiettivo è avere accesso alla torre di sud-est, anch’essa oggetto di un recente restauro attraverso in progetto già pronto e che attende solo la gara d’appalto.

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