Castelbrando, “ostaggi” della funicolare per tre viaggi

CISON DI VALMARINO. Una specie di giostra involontaria, diciamo così. Si rompe la funicolare che porta a Castelbrando, una quindicina di visitatori restano “intrappolati” all’interno e sono costretti a effettuare il tragitto di salita e discesa tre volte. A liberarli è stato il tecnico che ha risolto il problema e ha sistemato le porte automatiche.
L’insolito fuoriprogramma è successo ieri pomeriggio attorno alle tre e mezzo. Castelbrando, a Cison di Valmarino, è una meta di attrazione: ristorante, convegni, centri wellness. O anche, semplicemente, un’occasione per gustarsi un bel panorama dall’alto e passare una domenica diversa dal solito. Un gruppetto di visitatori ha scelto l’ascensore funicolare per raggiungere il castello. La cabina, che ha una capienza complessiva di 25 persone, ha iniziato il suo normale tragitto di salita. All’arrivo in cima, però, la sorpresa: le porte scorrevoli della cabina sono rimaste chiuse, impedendo ai visitatori di scendere. Pochi istanti dopo, automaticamente, la stessa cabina è ripartita, stavolta in discesa. Con tutte le persone all’interno.
Dopo la sorpresa e qualche istante di panico, gli ospiti dell’ascensore funicolare si sono rassegnati ad aspettare che i responsabili della struttura si accorgessero del problema. Fortunatamente il tragitto è breve (un centinaio di metri, ci si impiega circa un minuto) e la temperatura sopportabile. Arrivata a terra, la cabina ha avuto lo stesso problema: porte bloccate, si riparte verso la cima. Dopo la terza “corsa”, finalmente gli insoliti ostaggi sono stati liberati: il tecnico ha sistemato il guasto e le porte si sono aperte.
Fabio Poloni
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