Cassaforte squarciata, colpo alle Poste

Furto all’ufficio di Giavera, i ladri sono entrati da una finestra con inferriate e poi sono scappati con 15 mila euro
Di Enzo Favero
Borghesi Giavera furto cassaforte poste
Borghesi Giavera furto cassaforte poste

GIAVERA. Colpo all'ufficio postale di Giavera l'altra notte. Non è stato devastante come la volta precedente, quando i malviventi avevano quasi demolito il locale, ma fruttuoso per i ladri, che hanno svuotato la cassaforte e se ne sono andati con circa 15mila euro. Ladri vecchio modello, armati di piede di porco per scardinare l'inferriata della finestra sul retro, e fiamma ossidrica per sventrare la cassaforte custodita in uno stanzino. La banda è arrivata a un'ora imprecisata della notte all'ufficio postale di Giavera, posto sul retro del palazzo del Comune. Di notte non c'era nessuno nell'edificio, e neppure gente in giro, quindi i ladri hanno potuto lavorare con tranquillità senza il rischio di essere scoperti. A meno di una visita da parte di una pattuglia di carabinieri o di una guardia giurata a controllare che tutto fosse in ordine proprio mentre stavano scardinando l'inferriata. Ma dovevano aver messo anche un "palo" a controllare che non arrivasse qualcuno mentre erano al lavoro. Scardinata l'inferriata, i ladri sono entrati con l'attrezzatura necessaria per aprire un buco nella cassaforte. Hanno appoggiato la grata al suo posto in modo che all'esterno apparisse tutto in ordine e poi si sono messi al lavoro. Probabilmente dovevano aver fatto un’ispezione nei giorni precedenti per individuare dove veniva tenuta la cassaforte con i soldi quando l'ufficio è chiuso. Non hanno infatti perso tempo ad aprire cassetti o altro, ma sono andati direttamente nell’ufficio che ospita la cassaforte e l'hanno attaccata con la fiamma ossidrica. Un po' alla volta sono riusciti a squarciare il pesante metallo e ad aprire un buco sufficiente per infilarci dentro le mani e arraffare le banconote. Preso il malloppo, che ammonta a circa 15mila euro, hanno fatto all'inverso la strada, sono usciti dalla finestra posta sul retro e si sono dileguati. Non essendoci nessuno in giro a quell'ora, e non abitando nessuno lì vicino dato che l'ufficio postale è posto nel palazzo del Comune, nessuno si è accorto di niente fino al mattino, al momento della riapertura dell'ufficio postale. Di nuon mattino ieri gli impiegati sono entrati in ufficio e hanno trovato tutto in disordine, la cassaforte squarciata e i soldi volatilizzati. A quel punto hanno avvertito i carabinieri di quanto avvenuto e l'ufficio postale non ha neppure aperto i battenti perché soldi con cui fare le operazioni postali non ce n'erano più e i carabinieri dovevano fare il sopralluogo per cercare qualche elemento utile per individuare i ladri. Così è stato messo un cartello sulla porta d'ingresso che avvertiva che l'ufficio postale rimaneva chiuso.

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