Casier, boato nella notte Salta in aria il bancomat

La banda dell’acetilene ha cercato di aprire la cassa dello sportello Friuladria Un’esplosione, il tentativo di scasso dell’ingresso sul retro e la fuga a mani vuote
Di Rubina Bon

CASIER. Quel botto nel cuore della notte è stato scambiato dai residenti per un incidente lungo la trafficatissima Jesolana. Invece era l'esplosione dello sportello bancomat della filiale Friuladria di via Principale, in centro a Casier. La banda è entrata in azione attorno alle 4.30 della notte scorsa. La banca si trova sotto i portici, sopra vi sono diversi appartamenti. Il bancomat non dà sulla strada, ma è posizionato nella bussola della filiale. La banda ha agito con tranquillità, tenuto conto che, da quanto si è appreso, non ci sarebbero telecamere di videosorveglianza all'esterno dell'istituto di credito. Con ogni probabilità, mentre un bandito faceva da palo all'esterno, i complici hanno agito sullo sportello bancomat. Lo hanno completamente riempito di gas, fino a farlo esplodere. Un botto impressionante, che ha svegliato le persone che vivono sopra alla banca. «Credevamo fosse un incidente», racconta un uomo. La deflagrazione ha distrutto la parte anteriore dello sportello, ma non sarebbe riuscita a intaccare la cassetta di sicurezza in cui vengono conservati i contanti. Andato a vuoto il primo tentativo, i malviventi non si sono persi d'animo. Hanno scassinato la porta che dalla bussola porta all'interno della banca, quindi sono entrati per cercare di aprire il bancomat dal retro. Ma anche questo tentativo si sarebbe risolto con un nulla di fatto. Stando alle prime informazioni trapelate dagli inquirenti, infatti, l'assalto allo sportello Friuladria di Casier sarebbe andato a vuoto. Dopo una manciata di minuti dall'esplosione del bancomat e quindi dall'attivazione degli allarmi, in via Principale sono arrivati la vigilanza privata e i carabinieri. Ma dei banditi non c'era già più traccia: erano fuggiti e nessuno li avrebbe visti. È stata ritrovata nella zona dell'esplosione una piccola cannuccia che potrebbe essere servita ai malviventi per riempire lo sportello bancomat di gas, fino a saturarlo. In mattinata gli investigatori hanno rilevato le impronte lasciate dalla banda: non ci sarebbero tuttavia segnali evidenti, dal momento che i malviventi con ogni probabilità usavano i guanti. Ingenti i danni al bancomat, ieri disattivato e in attesa dei manutentori. Sull'assalto al bancomat indagano i carabinieri della stazione di Dosson. È il terzo colpo in meno di un mese registrato nella Marca trevigiana ai danni delle filiali Friuladria. All'alba di sabato 27 ottobre, i banditi erano entrati in azione a San Fior: il bottino era stato di 15 mila euro. Tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana, un nuovo assalto, questa volta allo sportello di Nervesa della Battaglia: i banditi avevano oscurato le telecamere per agire indisturbati.

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