Case di riposo di Treviso più care fino a 700 euro l’anno

Da aprile scatta la revisione del tariffario dell’Israa in tutte le strutture di Treviso. L’ente: «Effetto del rinnovo contrattuale, fatto il possibile per ridurre gli aggravi»
TREVISO 28/01/06 INAUGURAZIONE I.S.R.A.A. A S. BONA inaugurazione i.s.r.a.a.
TREVISO 28/01/06 INAUGURAZIONE I.S.R.A.A. A S. BONA inaugurazione i.s.r.a.a.
TREVISO. Non sarà uno scherzo quello che scatterà dal primo aprile nel conto di tutti gli oltre 840 ospiti delle strutture per anziani dell’Israa. L’istituto che gestisce gli appartamenti alloggio, lo Zalivani, il Menegazzi, la casa albergo di Santa Bona e quella a Porta San Tomaso ha deliberato infatti l’aumento delle rette per tutte le strutture e per la stragrande maggioranza degli ospiti. Gli aumenti variano dall’euro al giorno ai due euro al giorno, ovverosia un rincaro che può raggiungere anche i 730 euro l’anno.
 
Il provvedimento è stato ventilato in fase di approvazione del bilancio previsionale 2017 e ratificato nei giorni scorsi dal consiglio di amministrazione che nelle prossime ore informerà gli ospiti e i rappresentanti dei familiari. «Una scelta sofferta» la definisco da Israa, che già due anni fa, per equiparare le rette delle varie strutture residenziali per anziani, aveva effettuato una serie di ritocchi alle rette giornaliere aumentandone alcune di un euro.
 
Questo rincaro però è il più sostanzioso mai fatto dagli ultimi sette anni (l’ultima revisione generale è del 2009). 
«Nel redigere il bilancio 2017 abbiamo dovuto tenere conto del rinnovo del contratto dei dipendenti disposto dalla Legge Madia», spiega il presidente Luigi Caldato, «circa 85 euro per ogni lavoratore che ha aumentato sostanzialmente le spese per il personale che già oggi rappresentano il 60% delle spese del nostro bilancio. Per limitare questo impatto sui conti, Israa ha tagliato ovunque, tranne nei servizi agli ospiti, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’aggravio sugli ospiti. L’impegno dell’israa per la realizzazione della nuova ala del Menegazzi a San Giuseppe e della riqualificazione di Borgo Mazzini» precisa il presidente, «non hanno nulla a che vedere con questi aumenti».
 
I rincari. Aumentano di un euro al giorno le rette per i residenti non autosufficienti in stanza doppia in Casa Albergo, al Ract di Santa Bona e allo Zalivani (da 48 a 49 euro); aumenta da 44 a 46 euro al giorno la retta più bassa dei non autosufficienti che vivono al Menegazzi e da 45 a 47 euro quella per il Ract di Santa Bona; passa da 49 a 50 euro al giorno il giornaliero per gli ospiti del nucleo demenze al Menegazzi; cresce da 75 a 77 euro la retta giornaliera per i ricoveri senza impegnativa di residenzialità allo Zalivani, al Menegazzi e nel Ract di Santa Bona; cresce di un euro la retta dei centri diurni; aumenta di 1 euro, a seconda dell’appartamento occupato, la retta per gli anziani con rete più basse al Ract; aumentano di 2 euro al giorno le rette per tutti gli ospiti autosufficienti in Casa Albergo, in base alla stanza: da 44 a 46 euro e da 48 a 50 euro. 
 
Menegazzi allineato. Non appena terminati i lavori e i conseguenti spostamenti degli anziani necessari alla realizzazione del cantiere, al Menegazzi le rette verranno allineate a quelle delle altre sedi: 53 euro per la stanza a un letto, 49 per quella a due, 47 euro al giorno per stanze a tre e quattro letti.
Le incertezze. «Per ridurre l’aumento delle rette è necessario fare economia», scrive l’Israa approvando il prospetto delle spese per i pazienti 2017. Si temono però nuovi aggravi dovuti a modifiche delle normative, ma si spera nella conferma dei metodi e calcoli dei rimborsi regionali.
 

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