Casale piange papà Stefano, morto di tumore a soli 47 anni

Carraretto lascia moglie e figlio. Da lungo tempo combatteva contro il male.  Era agente immobiliare. Il sindaco: «Ennesima grave perdita, un anno difficile»

CASALE SUL SILE. La stessa malattia contro cui aveva lottato negli anni scorsi alla fine ha avuto la meglio: il cuore di Stefano Carraretto giovedì scorso ha smesso di battere. Il geometra di Casale sul Sile, impegnato come agente immobiliare, è morto all’età di 47 anni. . La notizia ha destato profondo cordoglio in città, dove Carraretto era molto conosciuto, sia per il suo impegno professionale, sia per la partecipazione a tante iniziative della comunità locale e anche come figlio dell'affermato pittore Lino Carraretto.

I funerali si svolgeranno domani, lunedì 23 dicembre alle ore 14.30, nella chiesa arcipretale di Casale sul Sile. Carraretto lascia la moglie Daniela e un figlio di 14 anni, giocatore del Rugby Casale che ha appena iniziato a frequentare le scuole superiori e che sarà costretto dopo due giorni a trascorrere il primo Natale senza il papà.

Ai funerali non mancherà anche il sindaco di Casale Stefano Giuliato, che in gioventù era stato anche compagno di classe di Carraretto, ai tempi delle scuole elementari: «Sono stato avvisato dagli amici della nostra classe» racconta il primo cittadino confidando che il gruppo sia ancora molto legato, «e ho incontrato anche il padre, assieme ad altri famigliari, esprimendogli le mie condoglianze. Sono molto dispiaciuto, rattristato, Stefano era davvero un bravo ragazzo, abitava da sempre a Casale. Ho molti ricordi personali, soprattutto d’infanzia, legati a Stefano, so che da alcuni anni lottava contro un brutto male che negli ultimi mesi si è ripresentato in maniera inesorabile. È un’altra perdita pesante per la nostra comunità». E lo ricorda anche nei momenti più fecili: «Era un abile giocatore di tennis, amava lo sport» aggiunge il primo cittadino «e si poteva incontrare spesso al Tennis Club Barchessa».

Anche sui social sono state a decine le manifestazioni di cordoglio indirizzate alla famiglia di Carraretto. Diplomato come geometra al Palladio, ha lavorato nello studio tecnico dell’architetto Fantin di Treviso e poi aveva iniziato la carriera di agente immobiliare.

La foto sull’epigrafe lo ritrae sorridente in sella alla sua moto, una delle sue passioni. Quella di Carraretto è un’altra famiglia spezzata dal dolore, come quella di Claudio Zordan, altro padre e capo scout, rimasto vittima all’età d 59 anni di un tragico incidente in montagna e come quelle dei giovanissimi Nicolò di Giacomo (studente 17enne di Conscio investito in moto a Treviso) e Gloria Simionato (tredicenne investita in bicicletta mentre andava al Grest).

Un anno da dimenticare per la riva sinistra del Sile, per la sequenza implacabile di morti premature che hanno sconvolto tutta la comunità. —

Matteo Marcon

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