Casa vacanze fantasma, beffato il prete

Villa d’Asolo. Don Franco e un parrocchiano nella rete di due super esperti delle truffe on line rintracciati dai carabinieri
Una vista di Asiago
Una vista di Asiago

ASOLO. Anticipano la caparra delle vacanze, ma la casa in realtà è “fantasma”. Vittime della truffa don Franco Zoggia e un animatore della sua parrocchia. Scoperti e incastrati dai carabinieri di Asolo due pluripregiudicati delle Marche.

Dopo lunghe indagini e numerosi testimonianze raccolte, le forze dell’ordine hanno denunciato due super esperti nelle truffe on line, uno di Ascoli Piceno e l’altro di Fermo.

E. D., 25 anni, il parrocchiano beffato, aveva deciso di trascorrere gli ultimi giorni del 2014 con gli amici in un appartamento ad Asiago, in provincia di Vicenza. Il giovane, che da diverso tempo fa l’animatore nella parrocchia di Villa d'Asolo, navigando in internet aveva trovato l’annuncio di un appartamento in affitto proprio per il periodo natalizio. La proposta era allettante e senza perdere tempo aveva contatto l'inserzionista di Ascoli Piceno. Il truffatore, dopo avergli illustrato al telefono l’appartamento, gli aveva chiesto di versare una caparra di 250 euro fornendogli il numero di una Postepay. Il resto dei soldi, 700 euro in totale, lo avrebbe incassato nel momento in cui l'animatore con i suoi amici sarebbero entrati nell’appartamento di Asiago. I primi contatti tra il finto proprietario dell’appartamento e il venticinquenne erano iniziati nell’ottobre scorso.

Anche don Franco Zoggia, il parroco, apprezzato e stimato in tutta la frazione di Villa e Sant'Apollinare, aveva deciso di trascorrere qualche giorno nello stesso appartamento, preso in affitto dal parrocchiano. In una delle telefonate tra l’asolano e il finto proprietario è entrato in scena il complice, residente a Fermo, anche lui pluripregiudicato. Alla richiesta del venticinquenne di prolungare la permanenza nell’appartamento di qualche giorno, perché doveva arrivare il parroco, il secondo truffatore lo aveva invitato a versare un ulteriore acconto di 150 euro su un altro numero di Postepay. Poi i due erano spariti nel nulla. Il giovane animatore non si era perso d'animo e aveva insistito, ma al telefono i due si erano negati. Capito il raggiro e con l'amaro in bocca, al parroco e al venticinquenne non è rimasto che rivolgersi al comando dei carabinieri di Asolo per sporgere denuncia. Grazie alle indagini e dopo intercettato via internet la truffa messa in piedi, i militari sono riusciti a risalire ai due pregiudicati che sono stati denunciati in concorso per truffa.

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