Casa di riposo sequestrata, ispezioni al via

Il personale dell'Ulss accerterà le condizioni degli anziani ospiti
La casa di riposo Biancospino
La casa di riposo Biancospino
 
CORNUDA.
Il giorno dopo il sequestro della Casa Ferie all'ex Biancospino in paese la vicenda è sulla bocca di tutti. «Tutti sapevano dell'esistenza di questa struttura - dice il sindaco Marco Marcolin - nessuno però sapeva cosa stava per succedere. Ora c'è chi dice di tutto e di più ma io direi di aspettare i risultati dell'indagine. Comprendo poi le parole dell'assessore regionale Remo Sernagiotto, ma non bisogna andare alla caccia delle streghe, perché determinate strutture, se fatte e gestite bene, suppliscono alle carenze delle strutture pubbliche». Intanto tra oggi e domani i 26 anziani ospiti della struttura ricavata all'ex Biancospino e in funzione da parecchi anni dovrebbero essere visitati dai medici dell'Ulss 8 per vedere se tra loro ci sia qualcuno che non è autosufficiente, nel qual caso dovrà essere trasferito da lì. Va infatti detto che, anche se la struttura è sotto sequestro, tutti e 26 sono ancora lì e la Casa Ferie continua ad operare. Dalle prime visite risultavano poi tutti autosufficienti. Ma che fare se sarà accertata la presenza di non autosufficienti alle successive visite? «Sarà l'Ulss 8 a dirmi cosa fare - precisa il sindaco Marco Marcolin - non è che noi abbiamo posto nella struttura pubblica: ci sono 38 posti e 38 ospiti, quindi non c'è un posto libero. Quindi dovranno provvedere i famigliari, noi possiamo solo metterli in lista d'attesa». L'indagine era partita dai carabinieri di Cornuda inseguito a segnalazioni ricevute, poi l'ispezione fatta tra venerdì sera e sabato mattina dai carabinieri di Cornuda, da quelli del Nas, dell'ispettorato del lavoro, assieme a personale del dipartimento di prevenzione dell'Ulss 8, ha intanto accertato che non era stata comunicata la presenza di quei 26 anziani all'autorità di pubblica sicurezza, che c'erano rifiuti sanitari pericolosi, che non erano state rispettate le procedure sul controllo degli alimenti e che c'erano carenze igienico-sanitarie. Tutti elementi che hanno portato al sequestro della Casa Ferie e alla denuncia del presidente dell'associazione. Anche ieri, intanto, controlli dei Nas sul cibo. (e.f.)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso