Casa di riposo alla Marani rette più alte di 2.500 euro

PAESE
La chiusura della municipalizzata e il passaggio della casa di riposo a Casa Marani non sarà indolore. Per niente. O meglio per molti. In primis per gli utenti della struttura residenti a Paese, per loro è in arrivo una stangata da 2.500 euro all’anno. E poi per 7 dipendenti, che avranno un contratto a tempo determinato e che alla scadenza dovranno sperare di vincere il concorso per non perdere il lavoro. Il passaggio della casa di riposo dalla Paese Servizi srl all’Ipab Casa Marani è stato approvato dal consiglio comunale mercoledì sera. Compatto il voto contrario dei consiglieri di minoranza, che non hanno risparmiato aspre critiche all’operazione definita “sciagurata”, “dissennata” e un “suicidio del sociale”. L’Ipab Casa Marani pagherà un canone di affitto al Comune di Paese, pari a 950 mila euro spalmati in 15 anni, con una crescita graduale; da due anni gratis, fino agli 80 mila dal 2016. L’Ipab dovrà intervenire con circa 1,5 milioni di euro per sistemare l’ala nuova, e mettere a norma quella vecchia. Verrà creato un centro Alzheimer e un polo infermieristico. I posti letto aumenteranno fino ad 87, entro due anni. I punti più criticati della manovra riguardano però le rette e il passaggio dei dipendenti. Spariranno infatti dal primo gennaio le agevolazioni per i residenti, che ora pagano 45 euro al giorno, e che si troveranno a sborsarne 52 più l’aggiornamento Istat del 2,5 per cento. (a marzo avevano già subito un aumento di 5 euro al giorno). Entro alcuni anni si arriverà forse a 54 euro, come per i non residenti dal primo di gennaio prossimo. «Quest’operazione è figlia di un suicidio perpetrato dall’amministrazione. – è l’affondo di Valerio Mardegan - Non si è mai creduto nella Paese Servizi srl, e per questo si è aggravata la sua situazione economica. Non si può ragionare con i pareggi di bilancio nel sociale. Il Comune trasferiva 100 mila euro all’anno per la casa alloggio, affinchè le rette dei residenti restassero basse. Ora il cambiamento lo pagheranno i cittadini». Il sindaco Francesco Pietrobon ha però promesso aiuti economici, «utilizzeremo il canone di affitto che ci verrà versato per agevolare i residenti, in base al reddito». Per i dipendenti del Comune, passati alla Paese Servizi srl, invece non cambierà nulla. Saranno tutti trasferiti a Casa Marani senza alcuna perdita economica. I 7 invece che erano stati assunti con contratto privato dalla municipalizzata, passeranno a tempo determinato al’Ipab. Non è stata definita al momento la durata del contratto. Poi, essendo l’ipab un ente pubblico, per non perdere il posto dovranno vincere un concorso.
Federico Cipolla
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