Caro Babbo Natale... oltre 500 lettere alle Poste

«Caro Babbo Natale...» la fantasia dei trevigiani non ha età. Oltre all'albero dei desideri di piazza San Vito, ormai carico di biglietti, sono tantissimi anche coloro che hanno imbucato i propri sogni. La modalità è quella più tradizionale: una lettera affidata a una delle cassette rosse di Poste Italiane, distribuite in tutta la provincia. Dalla Marca sono già partite più di 500 letterine a Santa Claus. Nelle preziose missive gli immancabili desideri materiali, ma anche numerose richieste di speranza che guardano al futuro e lo desiderano migliore. Un auspicio che non tocca solo i grandi ma anche i bambini che si fanno interpreti dei pensieri degli adulti e chiedono a Santa Claus di poter lasciare sotto l'albero «serenità e gioia» per le loro famiglie e per tutto il mondo.
Un lavoro per papà. E' la richiesta di un piccolo di Paese che, lo scorso novembre, si è fatto portavoce del desiderio di suo padre e ha scritto: «Caro Babbo Natale, siamo una famiglia, come regalo di Natale mio papà Fabio ti chiede tanto lavoro».
Cosa vogliono i grandi. E proprio perché i sogni non hanno anagrafe, ecco che anche gli adulti approfittano della magia del periodo per esternare quel che hanno nel cuore. «Credo nella magia del Santo Natale e infatti ti volevo ringraziare: grazie per il dono più bello, i miei tre bambini. Grazie per le loro risate, i loro sorrisi e anche per i loro capricci», scrive una mamma, «e grazie anche per il mio maritino un po' “poltrone” ma sempre presente, amorevole e altruista. Grazie per tutte le persone che ci vogliono bene». E l'auspicio finale non poteva che essere questo: «Mi auguro che ogni anno sia sempre pieno d'amore, che i miei bambini crescano educati, rispettosi, intelligenti e furbi. Grazie Babbo Natale».
L'indirizzo del destinatario. Originali anche le destinazioni della corrispondenza, scritte in corsivo sull'intestazione delle buste. C'è chi le indirizza in via Stella Cometa oppure in via del Freddo Polare, oppure direttamente al Paradiso o a Gesù Bambino. E per chi ha un po' più di dimestichezza con la geografia, tra le mète più gettonate: Polo Nord, Finlandia e Lapponia.
Chi gioca d’anticipo. Vista la lontananza della rotta che condurrà la slitta in Italia c'è stato anche chi ha giocato d'anticipo e ha pensato bene di inviare le proprie richieste diversi mesi fa, come Anastacia, Aurora e Riccardo che hanno affrancato la propria letterina il 23 settembre, giustificandosi così: «Quest'anno abbiamo voluto scriverti molto presto perchè sappiamo che il Polo Nord è lontano ed avevamo paura che la nostra letterina non arrivasse in tempo».
Un regalo a Babbo Natale. E a proposito di lunghi viaggi c'è anche chi, come Giulia, non si preoccupa solo dei pacchi da scartare, ma anche che le renne, gli elfi e Santa Claus possano rifocillarsi tra una consegna e l'altra. «Se mi porti il regalo ti metto latte e biscotti sotto l'albero».
Abbiamo fatto i bravi. Molti i piccoli che rassicurano Santa Claus sul comportamento, praticamente impeccabile, tenuto durante l'anno. «Caro Babbo Natale, mi chiamo Virginia, ho due anni e sono una brava bambina perché mangio i cereali col latte, gioco con il mio fratellino e gli do solo un pochine di botte. Faccio solo pochi capricci e vado all'asilo senza piangere». Mentre Thomas ammette: «Ho sette anni, ti scrivo insieme a mio fratello Samuele che ne ha quattro. Anche se litighiamo sempre ci vogliamo tanto bene. Ti promettiamo che ci impegneremo ad andare più d'accordo e a essere più bravi a scuola».
I nativi digitali. Addio cavallucci a dondolo, peluche e bambole. Anche i piccoli adorano la tecnologia, tra i regali natalizi più gettonati i videogiochi chiesti da Giulia, Thomas, Samuele e Lorenzo, ma anche Ipad e tablet.
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