Canile lager di Green Hill, condannati i gestori

La prima sezione penale del tribunale di Brescia ha condannato tre dei quattro imputati nel processo Green Hill, l'allevamento di beagle da anni nel mirino degli animalisti.
Condannati ad un anno e sei mesi Ghislane Rondot, co-gestore di Green Hill 2001 della Marshall Bioresources e della Marshall Farms Group, e Renzo Graziosi, veterinario. Un anno al direttore Roberto Bravi. Assolto Bernard Gotti, co-gestore dell'allevamento di cani beagle destinati alla sperimentazione scientifica e chiuso nell'estate 2012 dopo il blitz animalista del marzo precedente, quando il canile lager venne assediato e gli animali liberati.
Il blitz finì con una serie di fermi. Venne arrestata anche un'attivista trevigiana Luana Marticci, poi scarcerata.
"La sentenza di condanna di Green Hill è un riconoscimento a tutte e tutti coloro che in tanti anni hanno partecipato a manifestazioni a Montichiari e in tante altre parti d'Italia e del mondo, hanno digiunato, firmato petizioni, realizzato inchieste giornalistiche, presentato denunce, scavalcato barriere fisiche e ideologiche che difendevano l'indifendibile". Così Gianluca Felicetti, presidente di Lav.
Andrea Zanoni lancia subito l'affondo nel suo sito internet: "Pene più severe per chi maltratta gli animali"
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