Cane impiccato, 3 mesi al proprietario

PAESE
Un rottweiler rinchiuso in un angusto recinto dove c’era anche il cadavere di un cucciolo di meticcio penzolante dal soffitto. E’ l’agghiacciante scena che si sono trovati di fronte gli uomini del Nas di Treviso e il veterinario dell’Usl 9 quando lo scorso aprile sono andati per un controllo nell’abitazione di Sergio Miglioranza, a Paese. Denunciato, il proprietario è stato condannato ieri mattina in tribunale per il reato di maltrattamenti di animali alla pena di 3 mesi e di 1.000 euro di multa; assolto invece dall’accusa di aver ucciso il cucciolo, appendendolo.
Sul cadavere era stata fatta l’autopsia: il veterinario dell’Usl 9, il dottor Alberto Camerini, ha detto ieri in aula che il cagnolino era stato appeso vivo e che è deceduto a seguito di un’emorragia intertoracica successiva alla lussazione alla colonna vertebrale (che lo avrebbe reso paralitico); lesione che si sarebbe provocato nel tentativo di liberarsi. Sul corpo del cane non c’erano segni di morsicature o di azzanamento. Una ricostruzione che inchiodava Miglioranza per il reato di uccisione di animale. L’imputato, difeso dall’avvocato Elisa Visintin, ha sostenuto però che ad ammazzare il cucciolo era stato il rottweiler (femmina) che in passato aveva già fatto fuori 40 galline e svariati gatti. «Quando ho visto il cagnolino morto mi sono arrabbiato col rottweiler e l’ho appeso nel recinto per dare una lezione al cane - ha detto l’uomo in aula - Ho sbagliato, me ne rendo conto, ma non ho mai ammazzato alcun animale, tantomeno i cani: io li amo». I testimoni della difesa hanno confermato la versione di Miglioranza affermando di aver visto il cadavere del meticcio in giardino: l’impiccagione sarebbe avvenuta solo successivamente. Il rottweiler, che non era stato vaccinato, che non aveva il microchip e non risultava iscritto all’anagrafe canina, è stato sottoposto a sequestro penale: ora si trova al canile di Ponzano. «Lo vado a trovare e mi piange il cuore vederlo chiuso lì dentro», ha affermato ieri mattina Miglioranza.
Sabrina Tomè
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