Camolei lancia “Treviso è” lista politica verso il 2018?

Si chiama «Treviso è». Un’associazione che vuol essere un laboratorio di idee per la città. All’insegna del più puro civismo, apolitica e apartitica. Allinea – per ora - 18 fra commercianti, professionisti, imprenditori, artigiani e una pattuglia di giovani agguerriti. Citano Steve Jobs ed Henry Ford, Paul Valery e Paulo Coelho. E fin qui, sarebbe solo una segno della vitalità dell’associazionismo trevigiano.
Ma il fatto che il catalizzatore e referente dell’associazione sia Paolo Camolei, assessore della giunta Manildo, attira già i riflettori. Alle urne mancano due anni, Camolei non ha ufficialmente né liste né partiti, ma ieri, nella saletta al piano superiore del bar Borsa, presentando la lista ha parlato da candidato sindaco, con tanto di logo (con toree civica) e lista (potenziale) moderata di area di centro.
Lui nega, ma non troppo. Dove nasce la lista? Molto nella squadra che Camolei ha radunato per gli eventi del suo assessorato. Molto anche dalla rete di contatti. Ma in saletta, ieri, c’erano big del mondo musicale (Stefano Trevisi); l’ex presidente di Rivivere Treviso, Nicolò De Polo. E ancora Enrico Zanon, anima dei commercianti di borgo Cavour e via Canova. E poi ex vicequestori, commercialisti, giovani.
Programma: l’amore per la città, i valori - a cominciare da quelli che insegna lo sport, l’integrazione. Dopo Camolei hanno parlato come Elisabetta Burlini. Adriano Mendicino, imprenditore artigiano e dirigente sportivo, Andrea Lucchese, promotore diventi, e la neolaureata in filosofia Lucia Bissoli.
«Porte aperte per tutti, non siamo antagonisti di nessuno, ma parliamo con tutti». E cita varie formazioni e schieramenti, ma non si spinge fino a Sel. «Alle comunali? No, nasciamo come associazione civica per elaborare idee e proposte per la nostra città, poi il futuro non lo sa nessuno. Siamo lontani da ogni ideologia, vogliamo bene alla nostra Treviso, la mia esperienza di amministratore mi rafforza ogni giorno in questa convinzione. Sicurezza, pulizia e urbanistica non hanno colore, la gente chiede risposte concrete. Un “sentiment” che cresce in città».
E il rapporto con Manildo, che l’ha voluta in giunta? «Credo sia splendido come sempre. Siamo tutti persone intelligenti, che sanno cosa vuol dire l’arricchimento portato da idee e proposte per il bene della città». E il rapporto con Per Treviso? «Anche con Ofelio Michielan non ci sono problemi»
Il primo cittadino, a stretto giro di posta, da Ca’ Sugana,esprime apprezzamento per l’iniziativa. «È positivo tutto ciò che nasce per il bene della città», ha detto ieri a caldo, « saluto con interesse i movimenti che arricchiscono il panorama delle liste civiche cittadine».
Sin qui il sindaco. Ma ieri ingiunta e in maggioranza non si parlava d’altro. Il civismo della mossa di Camolei - anche rispetto a convivi del passato molto più trasversali e connotati politicamente – non basta a rasserenare chi teme riequilibri e movimenti in vista del 2018. Come si dice, in dialetto trevigiano, partito della Nazione? Una cosa è certa. Dopo i primi movimenti in casa Lega, verso i settori moderati e di centro, ora è in fibrillazione il fronte civico: le manovre per le comunali 2018 sono ufficialmente cominciate.
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