Cade dal ponteggio, muore Gasparini

ISTRANA. Non ce l’ha fatta Claudio Gasparini, l’imprenditore di 49 anni che mercoledì pomeriggio era caduto da un’impalcatura. Nella notte tra giovedì e venerdì il suo cuore ha smesso di battere. Lascia la moglie Barbara e due figli di 10 e 14 anni. Gasparini ha lottato per due giorni tra la vita e la morte, ma le gravi ferite riportate nell’incidente sul lavoro non gli hanno consentito di sopravvivere. Il quarantanovenne mercoledì pomeriggio stava lavorando nell’azienda che da anni ormai conduceva, dopo essere subentrato al padre, la “Gasparini scavi”, in via Morgana.
Lì abitava con tutta la famiglia. Per cause ancora da individuare con precisione, l’imprenditore è caduto da un’impalcatura da un’altezza di oltre due metri e mezzo sbattendo violentemente la testa a terra. Immediati l’allarme e i soccorsi: sul posto è intervenuto il personale paramedico del Suem 118 di Treviso.
Il ferito è stato trasportato all’ospedale Ca’ Foncello del capoluogo con l’elisoccorso. Sul posto poco dopo sono arrivati anche gli ispettori dello Spisal dell’Usl 9, per indagare sulle cause che hanno portato all’incidente. Le condizioni di Claudio Gasparini sono apparse subito gravissime.
L’imprenditore aveva riportato un forte trauma cranico, perdendo conoscenza. Poi il coma, purtroppo irreversibile, fino a giovedì sera, quando il suo cuore si è fermato.
La famiglia, rispettando le disposizioni lasciate da Claudio Gasparini, ha consentito l’espianto di alcuni organi per la donazione. La Procura non ha ancora aperto un fascicolo sull’incidente, ma i punti di domanda sulla tragedia avvenuta in via Morgana sono ancora molti.
Gasparini stava lavorando in completa sicurezza? Cosa l’ha fatto cadere dall’impalcatura? La dinamica fa pensare a un malore improvviso, ma al momento non ci sono conferme, anche perché la tragedia si sarebbe verificata in assenza di testimoni. Servirà l’autopsia, se la Procura riterrà opportuno, per confermare questa ipotesi.
Gasparini è caduto a terra frontalmente, come se non fosse riuscito nemmeno a proteggersi con le braccia e le mani. Una circostanza, questa, che farebbe pensare che il quarantanovenne di Istrana non fosse cosciente al momento del volo. La Procura non ha ancora rilasciato il nulla osta per la celebrazione delle esequie, solo oggi si saprà se verrà disposta l’autopsia.
Claudio Gasparini era molto noto in paese. La sua è una famiglia che ha le sue radici a Istrana, quasi una stirpe. «Lo conoscevano tutti», lo ricorda il sindaco Enzo Fiorin, «una famiglia nota. Io aveva conosciuto soprattutto il papà Guido. Una famiglia molto legata e tutta di grandi lavoratori. Proprio pochi giorni fa avevo incontrato sua madre. Ha partecipato ai nostri soggiorni estivi, e quando sono andato in visita ci ho scambiato due parole».
Claudio Gasparini lascia la moglie Barbara, 44 anni, e i due figli Marco e Paolo, di 14 e 10 anni, papà Guido e mamma Irma. Oltre a loro i tre fratelli e le due sorelle. Il quarantanovenne aveva sempre lavorato nell’azienda di famiglia, specializzata negli scavi. L’aveva fondata papà Guido che poi l’aveva lasciata nelle mani dei suoi figli. Proprio Claudio è colui cui ora è intestata l’azienda.
Anche in parrocchia a Istrana la famiglia era molto nota. «Claudio veniva a messa ogni domenica», lo ricorda don Siro, parroco di Istrana, «un uomo molto riservato, che però non mancava mai agli appuntamenti della comunità. Anche al Grest e al catechismo, che i due figli frequentano, non mancava una sua partecipazione. Claudio era una persona molto positiva». La famiglia si è chiusa nel dolore, solo uno dei fratelli, Luciano, si è sentito di ricordare con poche parole Claudio: «Era un uomo molto legato al lavoro e alla famiglia. Che ha lottato fino all’ultimo minuto».
L’assessore alla cultura di Istrana Maria Grazia Gasparini, cugina di Claudio, è stata raggiunta dalla tragica notizia mentre si trovava in vacanza, tornerà a in tempo per i funerali che saranno celebrati la prossima settimana, non appena la Procura concederà il nulla osta.
Come segno di vicinanza alla famiglia Gasparini, il Comune di Istrana ha deciso di spostare a Sala la “Cena della solidarietà” di stasera. La manifestazione avrebbe dovuto tenersi in via San Pio X, a poche centinaia di metri dell’abitazione della famiglia Gasparini, in lutto per la scomparsa di Claudio. Per questo motivo l’amministrazione ha deciso di trasferire al circolo Noi di Sala la “Cena della solidarietà”. I rumori della festa sarebbero stati in contrasto con il dolore della famiglia. Ma cancellarla avrebbe significato buttare tutto il cibo già comprato, un oltraggio al senso stesso della manifestazione. I biglietti per partecipare alla cena infatti (18 euro per gli adulti 8 per i bambini fino a 10 anni) serviranno a finanziare l’acquisto di un furgone per il trasporto di disabili. Una manifestazione solidale che non mancherà di rivolgere un pensiero a Claudio e alla sua famiglia, provata da una tragedia assolutamente inattesa. Moglie, figli e genitori faticano a pensare la loro vita senza l’imprenditore.
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