«Cacciato da casa mia a mano armata»

CONEGLIANO. «Cacciato a mano armata dalla mia casa». Da Conegliano a Santo Domingo per diventare nel 2009 “el trabajador” della tenuta del principe Sebastien Egon Fürstenberg. Otto anni di...
CONEGLIANO. «Cacciato a mano armata dalla mia casa». Da Conegliano a Santo Domingo per diventare nel 2009 “el trabajador” della tenuta del principe Sebastien Egon Fürstenberg. Otto anni di collaborazione, la realizzazione di una nuova “casa vacanza” a Las Terrenas e poi la violenta rottura dei rapporti il 7 luglio. È la parabola denunciata da Riccardo Rigoni, di Conegliano, da otto anni regolarmente residente nella Repubblica Dominicana.


Rigoni spiega di essere stato ingaggiato dal fondatore di banca Ifis, figlio di Clara Agnelli e Tassilo Fürstenberg, al quale era legato da un rapporto di amicizia, per seguire i lavori di ristrutturazione di un edificio del noto imprenditore e custodirne l’intera tenuta che si trova nella località centroamericana. «Otto anni fa ero disoccupato e un amico – racconta Rigoni - mi propose di collaborare. Accettai con piacere quella che per me era una sfida. Il risultato fu molto positivo, nonostante la fatica e il duro lavoro. Le migliorie continuavano nel tempo e a esse si sommavano la manutenzione ordinaria del giardino, della piscina e di tutto il resto. Passò il tempo e quella residenza diventò una vera e propria “casa vacanza”». Otto anni di serena collaborazione fino all’inaspettata svolta del 7 luglio scorso. «Per una incomprensione che suonava più come una scusa – continua – sono stato cacciato a mano armata dalla proprietà in cui risiedevo, spoglio di tutto. Nessuna procedura di legge è stata rispettata. Sono stati sequestrati i miei cani, il pappagallo e le cocorite e da allora non ho più notizie certe di loro. Da quel 7 luglio è iniziato il mio calvario». L’ex custode ha intrapreso ora la strada giudiziaria. Uno sfogo condiviso anche sui social con tanto di appello agli amici «camerata», viste le evidenti simpatie di stampo fascista di Rigoni stesso.


Silvia Ceschin


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