Butta gli spaghetti nella Rete: «Così porto a tavola il mondo»

Un tempo bastavano la scatola giusta, una finestrella per vedere il formato di pasta che si stava per acquistare e il marchio Barilla come garanzia. Il tutto nel negozio sotto casa. Oggi quel contenitore di cartone si è modificato, esteso, rivoluzionato e ha acquistato la forma di un pixel sugli scaffali del mercato planetario. Far entrare la pasta nelle cucine dei cinque continenti è la sfida che Silvia Sartori, 33enne di Martellago, affronta quotidianamente. Un lavoro d'immagine e contenuti a portata di touch screen per promuovere l'alimento italiano per eccellenza nel mondo. Global Digital Marketing Manager di Barilla, Silvia ha il suo quartier generale a Parma, dove è rientrata tre mesi fa dopo aver trascorso due anni e mezzo a Chicago, in Barilla America. Elaborare strategie digitali nell'era di Internet, dei social network e degli smart phone, è il suo compito. «Il settore è innovativo e dal potenziale enorme visto che il processo d'acquisto è sempre più influenzato dal digitale» racconta «il digital marketing usa le nuove forme di comunicazione come strumenti di marketing. Le dinamiche di utilizzo sono diverse rispetto ai canali tradizionali». La costruzione del business attorno a questo alimento è una vera e propria sfida: se da noi gli spaghetti al pomodoro sono un'istituzione e negli Usa sono ambasciatori dell'Italian style, molto diversa resta la concezione di paesi come la Cina. «Nell'Estremo Oriente il cibo occidentale è poco conosciuto, non è nelle loro abitudini e la pasta non viene associata all'Italia. Ci sono però ampi margini di miglioramento, grazie al digital marketing. Una percentuale altissima di cinesi usa lo smart phone, l'e-commerce ha tassi di penetrazione importanti e questo rappresenta un'opportunità per il nostro prodotto». Carta e tubo catodico sono quindi destinati a lasciare spazio al web. «Noi stiamo cercando di capire i punti di contatto che influenzano il nostro consumatore digitale e stiamo lavorando per costruire un sistema di contenuti utili per connetterlo al brand. L'ottica è quella di un marketing più rispettoso, che dia valore all'utente. Dal messaggio “one to many” della tv al “one to one” del digitale». Nel gruppo Barilla, numero uno al mondo nella pasta, Silvia ci arriva dopo un'esperienza di 4 anni in H-ART, agenzia digitale del gruppo H-Farm di Roncade. Nel frattempo, ha proseguito gli studi. Nel 2003, si laureò in Commercio Estero a Ca' Foscari e nel 2006 si specializzò in Economia e Gestione delle Reti. Oltre alla formazione, l'università fu galeotta anche per l'amore. Tra le aule dell'ateneo Silvia ha incontrato Gianluca, cafoscarino di Commercio Estero pure lui. I fiori d'arancio sono in arrivo, la coppia convolerà a nozze a maggio.
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