Bus pieni, fermate, orari «Più tutele agli studenti»

Dopo i controlli dei vigili su corriere piene oltre il limite, multe, polemiche politiche e aministrative tra i sindaci e i rappresentanti della società pubblica che gestisce il trasporto provinciale ieri si è tentato di tirare le fila della situazione in un lungo vertice in prefettura. A decidere la convocazione proprio il prefetto che ha chiamato al tavolo i primi cittadini della provincia, il provveditorato e la società.
La riunione è durata oltre due ore e ha sviscerato tutti i problemi del settore partendo proprio dai bus sovraffollati, una problematica evidenziata soprattutto dai sindaci del Coneglianese che non avevano lesinato multe. «È nostro interesse che vengano tutelati gli studenti e la loro sicurezza», ha incalzato l’amministrazione di Pieve di Soligo, rappresentata da sindaco e vicesindaco, «ben venga la collaborazione con Mom, ma noi continueremo a fare la nostra parte mettendo in campo i vigili e punendo le irregolarità».
Una posizione che non ha mancato di creare nervosismo nei vertici Mom (in sala con il presidente Giulio Sartor e il direttore Giampaolo Rossi) a cui erano arrivate anche le segnalazioni di orari da rivedere e percorsi poco sicuri da parte di altre amministrazioni. Vittorio ha infatti segnalato la problematica «delle corriere che arrivano troppo presto al mattino», Susegnana e Treviso quella di alcune criticità alle fermate.
Mom ha fatto quadrato, ribadendo i numeri del servizio (86.500 corse ogni giorno) e gli sforzi fatti per migliorare lo “scolastico” in tute le aree della provincia. Di qui l’annuncio di una intensa campagna di informazione tra gli studenti e nei bus (già iniziata da alcuni giorni anche sulle linee ex Actt) con l’obiettivo di sensibilizzare oltre 30.000 ragazzi perchè «non perdano il bus, e imparino a utilizzarli a dovere». Ma anche la presa di posizione: «Noi lavoriamo, ma non possiamo garantire che tutti arrivino a scuola», hanno fatto intendere infatti i vertici della società facendo mugugnare più di qualche sindaco.
Pur rimanendo un testa a testa (in alcuni casi anche politico, e teso) il faccia a faccia in prefettura ha permesso di stabilire una linea di contatto tra Mom e le amministrazioni: «Obiettivo è offrire un servizio migliore» ha spiegato la prefettura che aveva chiamato in assise anche il sindaco di Castelfranco Stefano Marcon neo presidente della Provincia (socia di maggioranza di Mom), ma si è sentita rispondere che non sarebbe stato presente visto che a «Castelfranco andava tutto bene» e «per Mom c’erano già i referenti che non avevano segnalato particolari criticità».
Su Treviso i riflettori si sono puntati su due nodi chiave del traffico studentesco mattutino: la fermata davanti agli istituti in strada San Pelajo e quella tra Palladio e Mazzotti. «Lì le aree di manovra sono problematiche per carenza di spazi, grande affollamento di studenti e vicinanza della strada» ha spiegato in sala la mobility manager del comune di Treviso. L’amministrazione ha annunciato l’intenzione di riprendere in mano il progetto di riorganizzazione di tutto il piazzale davanti al Fermi cestinato alcuni anni fa, e di valutare le segnalazioni che sono arrivate anche i questi giorni da parte di alcuni genitori di studenti del Mazzotti. A dare poi un po’di pepe alla riunione ci ha pensato poi la referente del provveditorato che ha consigliato a Mom di mettere in campo più controllori sulle corse studenti «visto che molti alunni circolano senza biglietto o abbonamento». Per Mom la lotta ai portoghesi dovrà iniziare di primo mattino.
Federico de Wolanski
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