Brucia la Maserati dell’immobiliarista

Castione di Loria. La famiglia Pilotto svegliata in piena notte dall’allarme della fuoriserie: danni per cinquantamila euro
Di Davide Nordio
DeMarchi Castelfranco carrozzeria Bolzon Maserati bruciata
DeMarchi Castelfranco carrozzeria Bolzon Maserati bruciata

LORIA. Un suono continuo e incessante dell’allarme: è stato grazie a questo che la famiglia Pilotto si è accorta in tempo dell’incendio che stava divampando sotto la tettoia adiacente alla loro abitazione, le cui fiamme hanno distrutto completamente una Maserati Gran Sport decapottabile lì parcheggiata insieme a uno scooter, attaccando e bruciando parzialmente anche le strutture in legno della copertura. Era circa l’una della notte tra lunedì emartedì quando chi dormiva nella monofamiliare di via De Gasperi a Castione è stato tirato giù dal letto dal suono lancinante della sirena. Affacciatisi di sotto, genitori e figli hanno visto dei bagliori gialli che illuminavano le pareti bianche della casa di fronte. Immediatamente si sono resi conto di quanto stava succedendo: nell’auto parcheggiata sotto la tettoia stavano divampando le fiamme. Subito Plinio Pilotto, di professione immobiliarista, e il figlio minore sono intervenuti: il primo attivando una canna di gomma da un rubinetto proprio dietro l’auto che stava già cominciando a fondersi per l’elevato calore, il secondo versando secchi d’acqua riempiti nel vicino garage. Un’azione che ha attenuato le fiamme senza però riuscire a spegnerle completamente. Nel frattempo sono stati avvisati i vigili del fuoco di Castelfranco che sono arrivati poco dopo: grazie al loro intervento, il fuoco è stato domato definitivamente. Poi si è trattato di mettere in sicurezza l’area. Le operazioni hanno richiamato l’attenzione dei vicini che sono usciti per vedere quanto era accaduto. Difficile in quei frangenti fare un primo, sommario, bilancio dei danni. Solo con la luce del giorno sono emersi gli effetti della forza distruttrice del fuoco: l’auto è risultata interamente distrutta, il parabrezza fuso sulla zona del volante, le travi della tettoia incendiate, il telone in plastica completamente bruciato, parte del muro della casa annerito dalle fiamme. Il calore, fortissimo, ha fuso la parte destra di uno scooter che era parcheggiato lì vicino, oltre che le selle di due biciclette. Il bilancio poteva essere più grave: in quel momento, infatti, non c’era un’altra auto che normalmente è ricoverata sotto la tettoia e che è utilizzata dal figlio maggiore. La prima, ovvia, domanda che tutti si sono posti ha riguardato la causa che ha scatenato le fiamme. Alle prime ricognizioni pare escludersi la dolosità. Non sono stati rinvenuti elementi che in qualche modo possano far avanzare il sospetto che qualcuno abbia volontariamente appiccato l’incendio. Lo esclude anche la famiglia: nessuna minaccia, nessuna tensione con estranei che in qualche modo potessero voler vendicarsi di qualcosa. L’alternativa potrebbe essere l’autocombustione, riguardante anche auto con un elevato sistema di sicurezza, come lo era la Maserati. Un cortocircuito elettrico che ha dato innesco alle fiamme poi propagatesi nell’abitacolo, sembra al momento l’ipotesi più probabile anche se c’è un particolare che suona almeno un po’ strano. L’auto infatti era ferma da diversi giorni: e allora, che cosa può avere determinato le scintille che poi hanno dato origine all’incendio? Al momento rimane un mistero: qualche elemento in più forse si potrà avere dalle indagini che saranno svolte dai carabinieri di Riese, giunti sul posto poco dopo i vigili del fuoco. Circa l’ammontare dei danni, difficile al momento fare una stima, anche solo considerando il valore dell’auto e dei danni subiti ci si può attestare sui cinquantamila euro. Per fortuna la famiglia può contare su una assicurazione che copre tutti i danni.

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