Borsa abbandonata: dentro una pistola e 50 proiettili

Quando ha visto una borsa da viaggio appoggiata vicino al cassonetto di via Sant’Antonino, Flavio Giroto si è insospettito, l’ha aperta e ha avuto un tsoprassalto. Tra alcuni vestiti da donna c’era infatti una scatola. E, dentro, una pistola calibro 7.65 con tanto di proiettili, pronta a sparare.
Un terribile scherzo? Un concreto pericolo? L’arma usata per un crimine? In pochi istanti nella testa s sono affollati tanti pensieri diversi, uno peggiore dell’altro. Di lì la corsa in negozio (gestisce il parrucchiere Giroto Immagine) e la telefonata ai carabinieri che si sono precipitati sul posto ed hanno prelevato la borsa. La pistola aveva due caricatori, una spazzola per pulire la canna e nella scatola tutti i proiettili erano perfettamente conservati e pronti all’uso. Tra i vestiti, i militari hanno trovato anche alcuni documenti, carte che unite al numero di matricola hanno permesso di arrivare a identificare il proprietario dell’arma. E lì si è aperto il giallo.
L’arma, che secondo la prima analisi doveva aver già sparato alcune volte ma forse non negli ultimi giorni, appartiene a un cittadino ghanese di 60 anni, residente a Castegnero, nel vicentino, ma ufficialmente sparito dalla circolazione da cinque anni. Ex operaio, ex bracciante agricolo, l’uomo aveva regolarmente denunciato la detenzione l’arma ma senza dare una ragione.
E’ stato lui ad abbandonarla vicino al cassonetto? Se così fosse, perché? E dove è stato in questi cinque anni? Ma se invece la pistola è stata lasciata lì da qualcuno, si è trattato di un maldestro tentativo di liberarsi di un’arma o invece di un gesto studiato, magari a vantaggio di qualcuno che doveva arrivare sul posto ben prima del parrucchiere?
È su questo elemento che si stanno concentrando le indagini dei carabinieri di Treviso che ora invieranno la pistola e il suo contenitore ai laboratori per valutare sia la presenza di eventuali impronte digitali, sia segni distintivi della canna che possano mettere in relazione l’arma con rapine o sparatorie avvenute di recente in provincia, e non solo.
Il campo d’indagine è molto ampio. Tra le ipotesi prese in considerazione dagli inquirenti anche quella che vede la pistola abbandonata da qualcuno a cui era stata lasciata in deposito.
Si indaga infatti anche tra i residenti stranieri che abitano la zona. Non sono pochi, visti i numerosi appartamenti affittati da immigrati tra via Sant’Antonino, la stazione e via del Mozzato, ma i carabinieri non hanno intenzione di lasciar perdere. «Se quella borsa fosse stata trovata da un balordo», dicono, «in città ci sarebbe stata una persona armata e pericolosa in libera circolazione. Figuriamoci se l’avesse trovata un bambino. Merito va a Giroto che non ha esitato a contattarci subito».
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