Bertazzon ucciso da un infarto a 43 anni

PIEVE DI SOLIGO
Sconcerto nella comunità pievigina per la prematura scomparsa di Guido Bertazzon, 43 anni, impiegato contabile nell’azienda agroindustriale Maia di via Sernaglia. L’uomo è morto venerdì mattina nella sua abitazione nel borgo familiare di via Capovilla, vittima con ogni probabilità di un arresto cardiocircolatorio. Già da qualche giorno, però, Bertazzon non si sentiva bene e faticava a respirare, tanto che domenica scorsa era già intervenuta l’ambulanza. Nulla di preoccupante secondo i medici, anche se nei giorni successivi il contabile non era andato al lavoro. Poi la nuova, improvvisa, crisi di venerdì mattina che ha stroncato la vita di questo uomo sempre pacato e discreto, sovrappeso sin da ragazzo, ben voluto da tutta la comunità. Guido Bertazzon, classe ’68, si era diplomato perito meccanico all’Itis Galilei di Conegliano, ma la sua predilezione per la matematica e i computer lo avevano fatto appassionare alla contabilità. Proprio come impiegato lavorava da ben 24 anni alla Maia, l’azienda pievigina di galline ovaiole. Nel tempo libero frequentava il centro ricreativo La rondine di Vittorio Veneto. Stasera alle 19 sarà recitato un rosario nel duomo di Pieve di Soligo, mentre il funerale sarà celebrato domani alle 10.30. Guido Bertazzon lascia il papà Ermenegildo, la mamma Luigia Donadel e la sorella Silvia con Antonio. (g.z.)
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