Benetton si allarga al Duomo

Alla dynasty Benetton piacciono (ancora) i palazzi del centro. Non solo l’ex tribunale, palazzo Bomben e Caotorta, gli stabili nella zona di via Manin e altre proprietà, a cominciare da quelli lungo via XX Settembre per finire a San Teonisto e all’ex Dal Balcon di viale d’Alviano. È di questi giorni la notizia che Edizione Property non sta solo ultimando il restauro dell’ex tribuna in piazza Duomo, il simbolo della Treviso asburgica, imminente nuovo polo direzionale del colosso aziendale. Con un significativo «extra»: l’ acquisto da Fondazione Cassamarca del compendio a est del vecchio palazzo di giustizia, ovvero l’ufficio del giudice conciliatore prima di diventare luogo abbandonato e contenitore riutilizzato per il Progetto Giovani (ma ora nuovamente vuoto). Da un lato, Property recupera un’altra preziosa memoria storica, dall’altro allarga il restauro della piazza perché c’è già il progetto di riqualificare lo slargo compreso fra il lato destro dell’ex tribunale e lo stabile dell giudice conciliatore. Prezzo? I bene informati dicono fra 1,3 milioni e 1,5 milioni. Comprensibile la soddisfazione per un ampliamento del restauro e della riqualificazione della piazza, destinata presto a essere la nuova area pedonale (fra un anno o giù di lì). Property aveva acquistato nel 2013 da Fondazione, per un prezzo vicino ai 14 milioni l’ex tribunale e le ex carceri austriache. L’intento di Property, oltre a quello di creare il nuovo polo direzionale del gruppo, è la riqualificazione di un ambito di grandissimo pregio, e l’apertura di ulteriori spazi culturali sfruttando i vasti spazi - coperti e scoperti - del complesso giudiziario degli Asburgo.
I lavori dovrebbero concludersi a fine anno inseriti in un grande progetto di restyling di piazza Duomo fra percorsi, panchine e aiuole destinare a cambiare volto all’intero isolato. Il Duomo senz’auto comprenderà dunque anche un altro pezzetto della piazza, creando uno slargo in più per i cittadini. Il palazzo dell’ex giudice conciliatore è solo l’ultimo immobile del centro acquistato dalla famiglia Benetton.
Una storia lunga, lunghissima, di oltre 4 decenni (c’è chi assicura che il primo stabile comperato dalla famiglia di Ponzano fosse l’ex hotel Treviso in Borgo Cavour, di fronte all’ex residenza del prefetto), e che ora sembra vivere una nuova saga, fra il Duomo e la zona delle mura.
E non sarà nemmeno l’ultimo. Alessandro Benetton, il simbolo della seconda generazione di famiglia, patròn di 21 Investimenti, sta perfezionando l’acquisto di palazzo Ancillotto, la parte più orientale del complesso vescovile di borgo Cavour, immobile di proprietà della Diocesi di Treviso.
L’ex allievo illustre del collegio vescovile ha raggiunto un accordo per sostenere e aiutare il collegio dove ha studiato: borse di studio, possibilità di stage aziendali per i ragazzi, partnership collegio-imprese. E appunto, l’acquisto del palazzo Ancillotto per portarvi la nuova sede di 21 Ìnvestimenti, oggi a Sant’Artemio. I bene informati degli ambienti immobiliari parlano di una cifra molto vicina ai 2 milioni. Tutto ossigeno per le casse del collegio e della Fondazione Pio X, che ora ha raggiunto adesso il pareggio di bilancio ma sconta i passivi delle gestioni precedenti.
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