Ben 71mila le pensioni bloccate da Monti

Gli anziani perderanno 1.014 euro in due anni. Sono un terzo del totale: 9mila di loro, però, superano i 3mila lordi al mese

TREVISO

Sono esattamente 71.680, nella Marca, le pensioni bloccate per l’intero 2011 e per il 2012, in base al Decreto Salva Italia varato dal nuovo premier Mario Monti. Un terzo del totale, che sfiorale 222 mila.

In tutto il Veneto, saranno invece 435.995 i pensionati non riceveranno l’adeguamento alla crescita dell’inflazione in base agli ultimi dati Istat perché, sempre in base al Decreto Monti, superano la soglia di 1.405,5 euro mensili.

E’ una bella botta perchè in tutte le sette province del Veneto le pensioni erogate dall’Inps sono 1.293.133. In estrema sintesi circa 800. 000 pensionati hanno ancora diritto alla perequazione annuale, mentre tutti gli altri, per i prossimi due anni, riceveranno lo stesso vitalizio del 2011. A Padova, ad esempio, i pensionati Inps bloccati dal Decreto 201 del 6 dicembre sono 78.357 su un totale di 236.402 pensioni erogate. A Venezia 88.046 su 231.250.

Sono gli anziani che percepiscono una pensione in generecompresa, fra i 1500 e gli oltre 3.000 euro mensili lordi . Questi ultimi, naturalmente, in quantità inferiore rispetto a chi riceve una pensione più bassa. I « nababbi» con oltre 3mila euro sono 7.763 a Trevsio e provincia, 10.538 nel Padovano, 9.535 nel Veneziano.

Naturalmente i più penalizzati sono quelli a cui l’Ente di Previdenza Sociale invia un assegno mensile tra i 1.500 ed i 1.749,99 euro. A Treviso 18.481 (a Padova 19.993, a Venezia 21.606). Tutti ex lavoratori di aziende private, che con un assegno fisso compreso fra i 1.200 -1.300 netti, devono fare ugualmente molti sacrifici per vivere a testa alta in una società in cui i prezzi al consumo crescono sempre di più e le bollette dei servizi sono sempre più salate. Il blocco delle pensioni risulta pesante anche per quanto riguarda gli ex dipendenti pubblici che sono di competenza dell’Inpdap, l’ente formalmente soppresso destinato ad essere fuso con l’Inps mnel gior di pochi mesii. Questo perché , nel Veneto, tra le 200.000 pensioni del pubblico impiego, della sanità e del Ministero della Difesa, l’importo medio è più alto, oscillando tra i 1.216 ed i 2.143 euro. Quindi rientrano nelle maglie della manovra del governo Monti, in percentuale, ancora più pensionati. A Padova le pensioni Inpdap sono 38.500; a Venezia 40.000 ed a Treviso 31.000. Come ha scritto in una nota il presidente del Comitato Regionale dell’Inps, con il blocco della perequazione per l’anno in corso e per il 2013, ogni pensionato con un assegno di oltre 1.405,4 euro, perde circa 39 euro lordi in più al mese.

«In soldoni ogni singolo pensionato che ricade nelle tipologie sovramenzionate, calcolate tredici mensilità all’anno, perde circa 507 euro sino alla fine di quest’anno ed altrettanti euro sino alla fine del 2013- sottolinea il sindacalista padovano della Cgil , Franco Piacentini e presidente del comitato veneto - In tutto si vedrà privato di 1.014 euro in due anni. Effettuati i dovuti calcoli, si ottiene con faciltà che, nella nostra regione, nelle tasche dei pensionati coinvolti nella manovra decisa dai professori del governo Monti, non entreranno circa 200 milioni di lire. Tutti soldi preziosi che avrebbero contribuito non poco a far crescere, seppure di poco, la crisi dei consumi attuali ed elevare la qualità della vita di ogni singolo pensionato».

Felice Paduano

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