Beltrame, problemi di spazio Cinque classi nei container

Necessarie anche due giornate di teledidattica alla settimana per sedici gruppi La preside: «Abbiamo cercato una sede in più senza trovare soluzioni adeguate» 
Allegranzi Vittorio Veneto IPSSAR Beltrame
Allegranzi Vittorio Veneto IPSSAR Beltrame

VITTORIO VENETO

Ancora pochi giorni per sistemare le aule prima dell’inizio dell’anno scolastico. I dirigenti scolastici sono alle prese con le ultime pianificazione dei banchi distanziati, non fosse altro perché quelli singoli – con le rotelle - non sono ancora arrivati. Le difficoltà maggiori hanno riguardato gli istituti superiori, che dipendono dall’amministrazione in capo alla Provincia. Ed è stata proprio la Provincia ad annunciare che al Beltrame, l’alberghiero molto frequentato, ed apprezzato per gli insegnamenti anche innovativi, arriveranno cinque container per ospitare gli studenti che, diversamente, rischierebbero il parcheggio a casa.

container anti-covid

«Paradossalmente - spiega il direttore generale della Provincia di Treviso, Carlo Rapicavoli - oggi i container sono gli unici spazi che rispettano la normativa Covid. È una soluzione che non condividiamo ma che abbiamo dovuto scegliere per mancanza di altre soluzioni al Beltrame e per un’altra scuola di Montebelluna». Le strutture sono state prese in affitto per un anno. Letizia Cavallini, dirigente dell’Alberghiero, informa che è stata lei stessa a porre alla Provincia il problema dell’accoglienza, col rischio di non poter garantire le lezioni in presenza a tutti gli studenti, per assicurare il distanziamento. Ringrazia, quindi, la stessa Provincia per la disponibilità e, al tempo stesso, tiene a precisare che non si tratta dei tradizionali container niente affatto confortevoli, ma di comodi prefabbricati, molto ampi, areati, luminosi.

PIù CLASSI CHE AULE

Il Beltrame ha quest’anno 39 classi da 20 studenti; ognuna accoglie due insegnanti, di cui uno di sostegno. Quindi 22 presenze. Ma le aule a disposizione sono soltanto 32 e non permettono di ampliare la quota dei banchi. La direzione scolastica ha rimediato al problema programmando due giornate di lezione da remoto alla settimana, per 16 classi. Restano in ogni caso necessari i cinque prefabbricati, che, tra l’altro, sono più ampi di un’aula dell’istituto. In questo modo viene garantito anche lo spazio per i laboratori, quello per i ragazzi che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica e altri spazi ancora per le esigenze della scuola.

l’ipotesi da ponte

«Avevamo cercato ospitalità altrove, abbiamo trovato qualche disponibilità alla Da Ponte, ma non tale da soddisfare tutte le nostre necessità» precisa la dirigente. I container verranno installati nei prossimi giorni nel campus scolastico. Il 14, dunque, si riprenderà l’anno pressoché normalmente. Agli ingressi sono state installate delle speciali telecamere che rileveranno la temperature di 30 persone al minuto. Un’altra verifica dell’eventuale stato febbrile rispetto a quella che le famiglie dovranno assicurare a casa. —



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso