Banca dei Tessuti prima in Italia

Quasi seimila tessuti distribuiti lo scorso anno in tutta Italia ma anche all'estero, in Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca e Danimarca. Ora si lavora sugli utilizzi delle valvole cardiache e sulle applicazioni della membrana amniotica liofilizzata nella cura di ustioni ma anche di lesioni neurochirurgiche. Con questi risultati la Banca dei tessuti di Treviso compie quindici anni e si conferma una delle realtà più importanti su scala internazionale per la raccolta, la crioconservazione e la distribuzione del materiale biologico da utilizzare in ambito sanitario. Il successo sta nei numeri: il 50 per cento dei tessuti raccolti in Italia deriva dalla Banca trevigiana che nel 2015 ha garantito più di 3.556 tessuti osteotendinei, 150 cardiaci, 292 vascolari, 1.264 liofilizzati e 566 membrane amniotiche. Un patrimonio prezioso «che è il frutto della disponibilità al dono dei cittadini di questo territorio i quali, molto spesso, acconsentono pur trovandosi in situazioni di lutto improvviso e drammatico di loro famigliari. Noi andiamo a intercettare questa volontà che è alla base del lavoro svolto come hub all'interno di un network» ha sottolineato Adolfo Paolin, direttore sanitario della struttura trevigiana. Buona parte dei prelievi è stata possibile grazie a 196 donatori cadavere multitessuto. Altri 1.040 i donatori viventi, molte donne che hanno donato la propria placenta dopo un parto con cesareo, ma anche pazienti che hanno fornito vene, safene e teste di femore. Il Ca' Foncello è l'ospedale più generoso con un totale di 23 donazioni effettuate, che salgono a 61 considerando la provincia.
«La Banca dei Tessuti è una delle nostre eccellenze. Devo ringraziare Claudio Dario, che mi ha preceduto dando inizio a questo percorso straordinario portato avanti da una squadra fantastica» ha ricordato Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl 9. «La nostra Banca guarda sempre a dei nuovi traguardi», spiega il presidente Giuseppe Di Falco «un anno fa a Padova c'è stato il primo intervento utilizzando una valvola cardiaca decellularizzata che è stata processata a Treviso. Ora è in corso uno studio in collaborazione con prestigiosi centri cardiochirurgici». Oggi, a partire dalle 9, nella sala convegni del Ca’ Foncello sarà ospitato il convegno “Le banche dei tessuti oggi: strumento del clinico, 15 anni di attività della Banca dei tessuti di Treviso». (v.c.)
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