Avvelenato Bianchino, il capriolo albino mascotte di Conegliano

I volontari del Centro di recupero animali selvatici l’hanno trovato la settimana scorsa in stato di coma. Curato da una clinica veterinaria, si è già ripreso

Diego Bortolotto
Bianchino con la mamma Bianchina (foto Gruppo Fototrappolaggio Treviso, da facebook)
Bianchino con la mamma Bianchina (foto Gruppo Fototrappolaggio Treviso, da facebook)

CONEGLIANO. Apprensione in città per “Bianchino”, il cucciolo di capriolo albino che con la sua mamma Bianchina è diventato la mascotte di Conegliano, e in particolare della frazione collinare di Collalbrigo.

In giornata si era diffusa una voce incontrollata sulla sua morte, smentita dal Centro di recupero animali selvatici di Treviso. Il piccolo ungulato, che ha 6 mesi di vita, è stato recuperato e salvato dal Cras. L’hanno rinvenuto la scorsa settimana in stato di coma, in un vigneto sulle colline di Collalbrigo. Il malore potrebbe essere stato provocato da un avvelenamento. L'animale è stato seguito da veterinari e ora è in fase di recupero.

«Era in stato quasi comatoso, era steso sul lato sinistro – spiega Iris Moneta, responsabile del recuperi del Cras -. L'abbiamo portato in una clinica, dopo due giorni si è ripreso. Ora è in cura nel nostro centro, appena starà meglio verrà liberato in un'area tutelata».

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