Autoscuola della provincia di Treviso organizzava falsi esame di patente per stranieri: 31 indagati

TREVISO. Falsi esami di patente per stranieri, la Polizia Stradale ha scoperto una frode perpetrata da un'autoscuola della provincia di Treviso. persone che avevano già la patente si sostituivano all'esaminando, camuffandosi o sfruttando la somiglianza somatica. Ci sono ben 31 indagati e una persona arrestata. E c'era addirittura un'agenzia che organizzava la truffa, dietro il pagamento di una somma di 2.500 euro a persona. Vittime erano gli esaminatori della Motorizzazione civile, che subivano l'inganno.
I titolari dell'autoscuola a volte rimuovevano le fotografie nei certificati medici e nei documenti d’identità dei concorrenti, applicando quelle del potenziale “sostituto”, soggetto già munito di patente di guida ed esperto del codice della strada, che si presentava all’esame senza destare sospetti.
È stato appurato che presso le varie Motorizzazioni l’autoscuola coinvolta aveva escogitato un piano per bypassare anche le prove di guida; in particolare forniva talvolta dei fiancheggiatori, molto abili ed esperti alla conduzione dei veicoli, che si recavano alla prova pratica al posto del candidato travisavandosi sino al punto di tagliarsi i capelli o farsi crescere i baffi o indossare parrucche per assomigliare al vero concorrente, traendo quindi in inganno l’esaminatore.
Pertanto soggetti senza alcuna preparazione teorica o pratica riuscivano ad ottenere la patente.
Le indagini hanno portato all’arresto anche di un “collaboratore” dell’autoscuola, che il 5 maggio 2017 presso la Motorizzazione di Roma si era sostituito all’esame di teoria al posto del reale candidato, utilizzando documenti falsi; vistosi scoperto, in quell’occasione il soggetto aveva tentato la fuga.
All’interno della sua abitazione perquisita sono stati sequestrati numerosi telefoni e schede cellulari, personal computer, stampanti professionali, nonché numerose fotografie del soggetto con parrucche e baffi, certificati medici, timbri e carte d’identità in bianco.
Si parla di almeno 30 esami “pilotati”, che alla conclusione delle indagini sono stati annullati. Sequestrate le patenti di guida conseguite illecitamente.
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